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CVM, ?COABITARE IL MONDO: RISVEGLIO ETICO E RINASCITA DELLA SCUOLA”

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Venerdì 25 ottobre 2013, alle ore 15.30, presso la Sala Conferenze della scuola media “Mezzanotte” dell’Istituto Comprensivo IV in Piazza Carafa, 1, a Chieti,  il socio FOCSIV, CVM, Comunità Volontari per il Mondo, presenterà l’XI edizione del convegno regionale di Educazione Interculturale: “Coabitare il mondo: risveglio etico e rinascita della scuola”.

 

Settecentomila iscritti di oltre 200 paesi diversi hanno cambiato il volto della scuola italiana la cui situazione rappresenta un segno delle profonde trasformazioni della nostra epoca. Le migrazioni, che pur hanno da sempre caratterizzato lo scenario della storia dell’uomo, mai hanno raggiunto nel passato le dimensioni attuali.

Lo spostamento reso più facile dalle reti e dai mezzi di comunicazione offerti dalle nuove tecnologie sta provocando un mutamento senza precedenti in quanto nel contesto della globalizzazione soggetti, etnie e popoli sono entrati rapidamente in contatto tra loro lanciando una nuova sfida. Lo spazio si è dilatato e l’uomo, che oggi ha come sua patria tutta la terra, sa di dover uscire dai limiti di visioni etnocentriche per iniziare a dialogare con altre culture in una società in cui l’interdipendenza diventa nodo centrale del vivere quotidiano.

Questo scenario entra nelle aule scolastiche che hanno il compito di educare le generazioni del Terzo Millennio a costruire una nuova convivenza civile. Di qui la necessità di promuovere abilità affettive, sociali e cognitive finalizzate a potenziare le capacità di ascolto, confronto e dialogo. La valorizzazione delle differenze coniugata al riconoscimento della comune dignità umana trova nel clima delle aule scolastiche il terreno privilegiato per alimentare la prassi del decentramento cognitivo, dell’empatia e simpatia verso persone di altre culture sino a trovare nell’argomentazione e nella contrattazione le regole per la costruzione della società post-moderna, multietnica e multiculturale.

Per realizzare questo cambiamento strutturale urge la revisione dei libri di testo, dei programmi e della prassi didattica. Una delle vie obbligate è quella di garantire una formazione adeguata agli insegnanti in servizio attraverso iniziative di aggiornamento valide e funzionali allo sviluppo del sistema scolastico che il cambiamento in atto esige. Se da un lato occorre incrementare le conoscenze circa i contenuti e i processi d’insegnamento-apprendimento, dall’altro sono necessarie forme di accompagnamento in itinere con operatori capaci di fare da “ponte” tra scuola e università, fra teoria pedagogica e prassi scolastica attraverso il paradigma della “Ricerca-Azione”.

La revisione di un modello di pensiero migrante e di una forma mentis in grado di promuovere interconnessioni e legami tra discipline e saperi diventa il paradigma di riferimento dell’Educazione Interculturale che si avvale di buone pratiche volte a fronteggiare il cambiamento. Laboratori di insegnamento della lingua italiana per stranieri, protocolli di accoglienza, tecniche cooperative, modalità di ascolto e spaesamento, saperi innovativi e con forte pregnanza interculturale diventano l’humus di una scuola tesa a costruire formae mentis aperte, critiche e creative in grado di inventare nuove soluzioni per una società nuova, colorata e cosmopolita.

Per maggiori informazioni visita il sito www.cvm.an.it

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Data:
23 Ottobre 2013
Ora:
15:13