ACQUA E NUCLARE, DOMANI A MONTECITORIO PER CHIEDERE IL VOTO A MAGGIO
La Corte costituzionale, circa un mese fa, ha ammesso i quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell’acqua e contro il nucleare. Domani il comitato referendario “Si per l’acqua bene comune” e il comitato “Vota Si per fermare il nucleare” saranno davanti a Montecitorio per chiedere che la tornata referendaria sia accorpata a quella delle elezioni amministrative che con ogni probabilità si realizzeranno entro maggio.
“Riteniamo che questo sia doveroso per almeno due motivi: in primo luogo perché sia garantita la partecipazione democratica a scelte fondamentali per la vita di questo paese e che non venga usata come una clava la strategia del silenzio e dell’astensionismo. In secondo luogo ci sembrerebbe ingiustificabile in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo che vengano indetti tre appuntamenti elettorali nel giro di un mese e mezzo con l’aggravio della spesa pubblica. Infatti sganciare i referendum dalle elezioni amministrative costerebbe alla collettività più di 400 milioni di euro”, si legge in un comunicato stampa congiunto dei due comitati.
Per dare quanta più voce possibile all’iniziativa i comitati chiedono a tutti i movimenti sociali, per la difesa ambientale e dei beni comuni, alle realtà sindacali ed associative di unirsi ed aderire a questa richiesta affinchè vengano garantiti i diritti di tutti e non si speculi politicamente facendo pagare i cittadini e le cittadine.