Diritti umani nel ciclo di vita delle energie rinnovabili e dei minerali critici

Fonte immagine Human rights in the life cycle of renewable energy and critical minerals – CIDSE
Ufficio Policy Focsiv – CIDSE, di cui Focsiv è membra, in risposta alla richiesta di input di Elisa Morgera, Relatrice speciale sui cambiamenti climatici, per informare il suo rapporto tematico sulla promozione e la protezione dei diritti umani nel contesto dei cambiamenti climatici al Consiglio per i diritti umani, ha presentato ufficialmente un contributo sui diritti umani nel ciclo di vita delle energie rinnovabili e dei minerali critici. Il contributo è qui scaricabile: Presentazione CIDSE.
Infatti come già evidenziato più volte da news di Focsiv, e nel quadro della sua attenzione al land grabbing ( ), la transizione energetica comporta un nuovo sfruttamento della terra per estrarre minerali critici, con conseguenze negative sull’ambiente e sui diritti umani delle comunità locali (La corsa ai minerali critici nella Rep. Democratica del Congo e i conflitti per il loro controllo – Focsiv). Ci vuole una transizione giusta (Transizione giusta con i minerali critici – Focsiv) e un approccio di coerenza delle politiche (Promuovere la coerenza sui materiali critici – Focsiv).
Il documento è composto dalle seguenti sezioni:
- Introduzione
- L’impatto dello sviluppo delle energie rinnovabili sui diritti umani
- L’impatto sui diritti umani del ciclo di vita dei minerali critici
- Il diritto internazionale è rilevante per la tutela dei diritti umani nel ciclo di vita delle energie rinnovabili e dei minerali critici
- Quadro morale e alternative ispirate agli insegnamenti sociali cattolici
- Raccomandazioni
- Conclusioni
Basandosi sugli insegnamenti sociali cattolici, una transizione veramente giusta ed equa richiede un cambiamento radicale verso sistemi energetici rinnovabili che riducano o eliminino la dipendenza dai minerali essenziali, e che abbiano al loro centro solidi diritti umani, tutele sociali e ambientali durante tutto il loro ciclo di vita.
Adottando modelli alternativi di energia rinnovabile e rafforzando la responsabilità legale e aziendale e la due diligence, la comunità internazionale può garantire un futuro in cui l’azione per il clima e i diritti umani si rafforzino a vicenda, senza lasciare indietro nessuno. Ciò richiede una rivalutazione radicale degli squilibri di potere e un impegno a dare priorità al benessere delle persone e del pianeta rispetto al guadagno economico a breve termine.