FOCSIV e i suoi 87 Soci plaudono alla svolta storica di JOE BIDEN sulla proprietà intellettuale dei vaccini anti covid-19
comunicato stampa Roma, 7 maggio 2021
FOCSIV E I SUOI 87 SOCI PLAUDONO ALLA SVOLTA STORICA DI JOE BIDEN SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE DEI VACCINI ANTI COVID -19.
È un problema di tutti e non solo delle popolazioni più svantaggiate.
“Non credo di mostrare un entusiasmo eccessivo nel dire che stanotte abbiamo assistito ad una svolta epocale nella gestione della salute dell’intera Umanità. Le dichiarazioni ufficiali dell’Amministrazione di Joe Biden si dicono favorevoli “alla liberalizzazione dei vaccini, sebbene si creda fermamente alle protezioni della proprietà intellettuale, per mettere fine a questa pandemia è necessaria la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid-19”. Queste parole ci fanno ben sperare che si possa dare inizio ad un nuovo corso nel contrastare gli effetti catastrofici, soprattutto per i paesi più fragili, che la pandemia ha causato. – ha dichiarato Nino Santomartino, vicepresidente FOCSIV – – Il problema dell’accesso al vaccino è legato alla profonda disuguaglianza finanziaria tra i paesi ricchi e quelli più poveri. Oltre il 90% delle dosi disponibili di vaccino anti COVID si stanno concentrando nelle mani dei paesi più ricchi. Occorre liberalizzare i brevetti o quantomeno sospenderli nel più breve tempo possibile. È un problema di tutti e non solo delle popolazioni più svantaggiate. Ben venga finalmente la posizione ufficiale espressa dall’amministrazione Biden che ha preso posizione a favore di una sospensione straordinaria delle protezioni alla proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19. Auspichiamo ora un pronto intervento da parte dell’Unione Europea e registriamo positivamente una prima apertura dalla presidente Von de Lyen espressa proprio stamattina.”
Al momento solo il 3,7% della popolazione mondiale ha ricevuto la vaccinazione completa e gran parte delle persone vaccinate vivono nei paesi ricchi, mettendo in evidenza la profonda disuguaglianza finanziaria del mondo. Per gli Stati che hanno più disponibilità non è impossibile firmare contratti, anche segreti, con le case farmaceutiche, per assicurarsi forniture di milioni di dosi di vaccino, tanto da detenere ben il 98% delle dosi disponibili.
Al contrario dei paesi impoveriti che, non ne hanno le possibilità, dipendono dal buon cuore delle organizzazioni internazionali e dai rapporti di cooperazione con i paesi donatori. D’altro canto, i paesi ricchi possono accumulare debito per finanziare le maggiori spese sanitarie e di sostegno all’economia domestica, grazie al supporto delle banche centrali, mentre per i paesi impoveriti ciò è impraticabile, dovendo continuare a pagare il debito storico e non potendo investire nuove risorse nel rafforzare i loro deboli sistemi sanitari.
“La leader dei popoli della Amazzonia, Sineia do Vale, scrive: “Non lottiamo solo per la nostra sopravvivenza, ma per difendere la vita di tutti. Dipendiamo dalla Terra. La sua morte è la morte del genere umano”. È l’essenza della cooperazione, vale per l’ambiente così come per la salute: è bastato un microscopico virus per causare milioni di lutti ed una grave crisi economica in tutto il mondo. – ha messo in evidenza Antonio Lissoni, Presidente AIFO – Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, socio FOCSIV – Non ci sono confini per il virus, ci sono invece regole ed interessi che limitano le nostre capacità di difesa. Sia gli Usa che l’UE, ma anche l’India, la maggior produttrice di vaccini, chiedono che la proprietà intellettuale venga protetta in altre forme consentendo però a tutti la produzione dei vaccini, agendo in modo globale per aiutare anche le comunità più lontane. È un percorso di solidarietà, ma è anche l’unica possibilità di controllare l’espansione e le mutazioni del virus in paesi come il Brasile e l’India che sono vere e proprie fucine per la produzione di varianti che possono allontanare le prospettive di uscire dall’emergenza. Oggi più che mai la solidarietà nei confronti dei paesi più fragili ha un ritorno importante anche per noi, è nell’interesse di tutti.”
La disuguaglianza nell’accesso ai vaccini non è solo di carattere finanziario e di potere economico tra gli Stati, ma riguarda le diverse strutture e capacità dei sistemi nazionali. Nei Paesi impoveriti a questa debolezza si sovrappone quella dei sistemi sanitari nazionali per la distribuzione e somministrazione della vaccinazione sul campo, nei tanti villaggi e piccole città disperse in vasti territori il più delle volte sono assenti medici e personale infermieristico.
“Esprimiamo vivo apprezzamento per l’iniziativa dell’amministrazione degli USA, condivisa dalla Commissione della UE, di sospendere la protezione della proprietà intellettuale sui vaccini anti-COVID-19. – ha sottolineato Giampiero Carosi, Presidente di MMI- Medicus Mundi Italia, socio FOCSIV – La moratoria è un provvedimento eccezionale per fare fronte ad un evento eccezionale. I vaccini, infatti, rappresentano l’unica arma efficace per arrestare la pandemia. Auspichiamo il pronto avvio e la risoluzione del negoziato con Big Pharma, poiché l’evoluzione della pandemia nel mondo non va rincorsa, tuttavia va anticipata. Oggi la pandemia divampa in tre poli del mondo in via di sviluppo: Brasile, Sud Africa e India, dove le potenzialità di sviluppo sono molto elevate, ma pari alle diseguaglianze sociali. Vale il monito di Papa Francesco: nessuno si può salvare da solo. La campagna vaccinale mondiale di fatto procede a due velocità, lasciando indietro i paesi più poveri nella somministrazione; l’annuncio del Presidente Joe Biden fa pensare ad un cambio di passo che potrebbe significare l’accelerazione della produzione e della distribuzione delle dosi nel mondo. Con la revoca dei diritti per la proprietà intellettuale sui vaccini, si uscirà dal monopolio detenuto dai colossi farmaceutici sui vaccini anti-COVID e anche i Paesi più poveri potranno produrli e superare così la crisi sanitaria.”
“Chiediamo, unitamente alla rete degli organismi della solidarietà e cooperazione internazionale con la quale condividiamo questo percorso, che anche il Governo italiano si esprima ufficialmente a favore di questa azione che salvaguarda la salute di tutti gli uomini e le donne di questo Pianeta e che riduce il divario nell’accesso alle vaccinazioni. E si faccia portavoce di tali istanze, con maggiore impegno e convinzione, presso l’Unione Europea.” Ha ribadito concludendo Nino Santomartino, vice presidente FOCSIV.
Guarda il video dal minuto 0:50
Ufficio Stampa FOCSIV – Volontari nel mondo
Giulia Pigliucci
Tel. 335 6157253 ufficio.stampa@focsiv.it
Valentina Citati comunicazione social
Tel. 3495301102 comunicazione@focsiv.it