FOCSIV con la società civile e il Ministero dell’Ambiente per un rilancio sostenibile dell’Italia
Da alcuni mesi si è avviato un grande dibattito politico e sociale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) , programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere ala crisi pandemica provocata dal Covid-19, mentre è in corso la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La transizione ecologia è il processo da avviare ed accelerare al più presto per rispondere alle sfide del cambiamento climatico e delle disuguaglianze. In Italia e nel mondo, in cooperazione con i paesi più impoveriti dove vi sono le maggiori vittime di un modello produttivo e di consumo insostenibile.
Per questo FOCSIV partecipa attivamente al Forum per lo Sviluppo Sostenibile , spazio istituzionale di confronto e dialogo che mira a garantire il coinvolgimento attivo della società civile nell’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e nei relativi processi di aggiornamento triennale. In questo Forum sono stati costituiti diversi gruppi di lavoro (Pace, Prosperità – a cui FOCSIV partecipa – , Persone, Pianeta, Vettori e Giovani) che stanno discutendo di come migliorare la Strategia di sviluppo sostenibile, collegandola al piano Next Generation in corso di redazione da parte del Governo.
Il 3 e 4 Marzo FOCSIV parteciperà al seminario “Un rilancio sostenibile per l’Italia” dove, tra l’altro, verranno presentati I Position Paper elaborati dai diversi Gruppi di Lavoro del Forum per lo Sviluppo Sostenibile
Le posizioni del Forum verranno poi portate all’attenzione del Governo affinchè il Piano e la Strategia rispondano veramente alle questioni sociali e ambientali provocate dal cambiamento climatico e dal Covid-19. Ci vuole una profonda trasformazione – e politiche coerenti e coraggiose – per la cura della casa comune, per una reale conversione ecologica integrale, come più volte chiesto da Papa Francesco e dai popoli più vulnerabili, vittime della cultura dello scarto.
Qui scaricabile il programma e le note delle sessioni