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Home News news DU e Imprese Il Parlamento europeo spinge per la dovuta diligenza e la responsabilità delle imprese

Il Parlamento europeo spinge per la dovuta diligenza e la responsabilità delle imprese

Francesca - Ufficio Programmi
11 Marzo 2021
Diritti Umani, Imprese e Finanza, News, news DU e Imprese

Dichiarazione congiunta della società civile europea all’indomani della votazione in Parlamento Europeo che adotta la relazione sulla dovuta diligenza delle imprese su diritti umani e ambiente

Giovedì 11 marzo 2021 

 

Ieri, mercoledì 10 marzo, il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza, 504 a favore, 79 contro e 112 astensioni, la relazione d’iniziativa legislativa JURI di Lara Wolters sul dovere di diligenza e la responsabilità aziendale recante raccomandazioni per la Commissione europea sui prossimi passi necessari da intraprendere in questo senso.

Con questa relazione, il Parlamento europeo ha dimostrato il suo sostegno e il suo forte impegno nei confronti dell’iniziativa legislativa in corso sulla governance responsabile delle aziende (Sustainable Corporate Governance) lanciata nel 2020 dalla Commissione europea.

Questa proposta, che dovrebbe essere presentata nel giugno 2021, dovrebbe cercare di (o imporrà) alle imprese di condurre un processo di dovuta diligenza al fine di prevenire e affrontare gli impatti e i rischi in materia di diritti umani e ambiente all’interno delle loro operazioni e catene del valore, così come di garantire l’accesso al ricorso giudiziario alle vittime quando si verifica un danno.      

Un forte segnale da parte del Parlamento europeo

Questa relazione manda un forte segnale alla Commissione europea in merito agli elementi chiave che il Parlamento europeo si aspetta nella futura proposta legislativa europea:

– Chiede l’introduzione di un obbligo di dovuta diligenza delle imprese al fine di prevenire e affrontare gli impatti negativi sui diritti umani, l’ambiente (compreso il cambiamento climatico), e una buona governance nelle operazioni delle imprese e nelle catene del valore.

– Sottolinea che le imprese dovrebbero garantire che le loro politiche di acquisto non causino o contribuiscano a impatti potenziali o negativi.

– Evidenzia il ruolo cruciale della mappatura della catena del valore e della pubblicazione di tale analisi, al fine di consentire alle aziende di identificare meglio le loro relazioni commerciali, oltre a raccomandare requisiti di comunicazione e pubblicazione relativi alla strategia di dovuta diligenza dell’azienda.

– Il rapporto prevede anche autorità competenti che hanno il potere di intraprendere indagini di propria iniziativa o a seguito di denunce.

– Infine, ma non meno importante, chiede agli Stati membri di garantire l’esistenza di un regime di responsabilità civile che permetta alle aziende di essere ritenute responsabili e di porre rimedio ai danni alle persone e al pianeta. 

La Commissione deve partire da questa relazione

Tuttavia, questi buoni risultati non possono mettere in ombra il fatto che c’è ancora spazio di miglioramento per la Commissione. 

Le organizzazioni della società civile chiedono che la legislazione si applichi obbligatoriamente a tutte le imprese; così come un obbligo di dovuta diligenza più forte e armonizzato che copra l’intera catena del valore.

La definizione di due diligence dovrebbe basarsi sugli strumenti riconosciuti a livello internazionale, vale a dire i Principi Guida dell’ONU su Imprese e Diritti Umani e le Linee Guida dell’OCSE.

La definizione data ai diritti umani, all’ambiente e al buon governo deve essere chiarita per coprire la più ampia gamma di impatti lungo l’intera catena del valore e corrispondere agli obiettivi sanciti nei trattati dell’UE rispetto a tali questioni. 

Mentre il rapporto riconosce la necessità di coinvolgere un’ampia gamma di stakeholder al fine di stabilire e implementare la strategia di dovuta diligenza di un’azienda, la futura legislazione europea dovrebbe assicurare che la consultazione sia significativa, sicura ed efficace.

Inoltre, i meccanismi di applicazione (attraverso meccanismi di applicazione sia pubblici/amministrativi che privati/civili) in caso di mancato rispetto degli obblighi di dovuta diligenza o per i danni causati devono fornire un deterrente efficace. A questo proposito, ci aspettiamo che la Commissione consideri la responsabilità penale o strumenti equivalenti.

Infine, come sottolineato nella relazione votata dal Parlamento, un efficace accesso alla giustizia e ai rimedi per le persone e le comunità colpite quando si è verificato un danno è essenziale per garantire il pieno successo della proposta legislativa. Per quest’ultima, chiediamo alla Commissione di stabilire un regime di responsabilità civile con disposizioni particolarmente forti per agevolare l’accesso alla giustizia per le vittime di violazioni da parte delle imprese commesse in patria e all’estero.

Tali disposizioni dovrebbero includere la responsabilità per i danni che le aziende hanno causato o a cui hanno contribuito non avendo intrapreso la dovuta diligenza lungo tutta la catena del valore, una più equa distribuzione dell’onere della prova per tutti gli elementi probatori, e limiti di tempo ragionevoli per i ricorsi transnazionali.

 

FOCSIV, con CIDSE, insieme alle altre organizzazioni europee firmatarie della presente Dichiarazione, prosegue il suo impegno a sostegno del processo decisionale, per ottenere una legislazione più ambiziosa, in grado di proteggere efficacemente le persone e il pianeta.

FOCSIV, con le sue organizzazioni federate, chiede che l’Europa si faccia protagonista di una coraggiosa transizione ecologica, basata sul rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. L’adozione di una dovuta diligenza obbligatoria costituisce un primo importante passo in questa direzione.

Leggi qui la versione originale della Dichiarazione congiunta, con l’elenco delle organizzazioni firmatarie.

 

 

 

 

Tags: imprese e diritti umani
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