Fonte immagine Human Dignity Is Enhanced by Economic Prosperity | Humans

Ufficio Policy Focsiv – Nel quadro della campagna Cambiare la rotta, Home – CAMBIARE la ROTTA, presentiamo qui il Rapporto giubilare sul debito.

Il 2025 è un anno giubilare, in cui la Chiesa cattolica rinnova il suo appello alla giustizia, e Papa Francesco ha posto in cima all’agenda la risoluzione della crisi del debito dei paesi impoveriti e la costruzione di un sistema economico equo. In vista della Conferenza ONU su finanza per lo sviluppo, che si terrà a Siviglia dal 30 giugno, il Vaticano ha commissionato questo rapporto che riunisce oltre 30 esperti globali guidati dall’economista premio Nobel e professore della Columbia University Joseph Stiglitz e dal professore della Columbia University ed ex ministro dell’Economia dell’Argentina Martín Guzmán, entrambi membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali del Vaticano. Il rapporto presenta un piano per affrontare la crescente crisi del debito globale e riformare il sistema finanziario internazionale.

Qui è scaricabile il rapporto

Le raccomandazioni contenute nel rapporto spaziano dalla concessione di un urgente alleggerimento del debito e dalla modifica dei quadri giuridici che disciplinano le negoziazioni di ristrutturazione dei debiti, alla riforma del sistema finanziario internazionale per renderlo più equo, più giusto e più in linea con la dignità umana.

MESSAGGI CHIAVE

1. Questo rapporto è una delle eredità fondamentali di Papa Francesco, che presenta una tabella di marcia audace e realizzabile per affrontare l’escalation del debito, le crisi di sviluppo e costruire un’economia globale incentrata sulle persone e sul pianeta.
2. Affrontare la crisi del debito è un imperativo sia morale che economico. In questo anno giubilare, i cattolici chiedono giustizia, mentre i principali economisti mondiali concludono che affrontare la crisi del debito ha senso dal punto di vista economico.
3. Dobbiamo anteporre il benessere delle persone e del pianeta al guadagno finanziario a breve termine. I paesi stanno pagando gli interessi sul debito a scapito degli investimenti in servizi essenziali come la sanità, l’istruzione e la resilienza climatica.
4. Una struttura del debito più equa consente ai paesi di investire nelle loro economie e crescere, ripristina la fiducia e sblocca risorse essenziali. Ciò significa più commercio, più posti di lavoro, migliore istruzione e sanità, maggiore stabilità e più speranza, a vantaggio di tutti noi.

STATISTICHE CHIAVE

• 54 paesi in via di sviluppo destinano attualmente oltre il 10% delle loro entrate fiscali al solo pagamento degli interessi, con un onere medio degli interessi per i paesi in via di sviluppo in percentuale delle loro entrate fiscali che è quasi raddoppiato dal 2014.

• 3,3 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale, vivono in paesi che spendono più per il servizio del debito che per la sanità, e 2,1 miliardi in paesi che spendono più per il servizio del debito che per l’istruzione.

PERCHE’ ABBIAMO BISOGNO DI QUESTO RAPPORTO ADESSO?

Il mondo sta affrontando crescenti crisi legate al debito sovrano. Il peso crescente del debito sta costringendo i paesi di tutto il mondo a ridurre gli investimenti fondamentali nell’istruzione, nella sanità e nella resilienza climatica per poter continuare a rimborsarlo. Molte economie in via di sviluppo spendono più per il servizio del debito che per soddisfare i bisogni essenziali dei propri cittadini.

Il problema è ulteriormente aggravato dalla riduzione degli aiuti allo sviluppo, dalle incertezze dei mercati globali, dall’alto costo della vita e dalle prospettive di rifinanziamento sempre più incerte per le economie indebitate.

Nella Chiesa cattolica, dare speranza a coloro che sono sopraffatti da debiti impossibili da pagare è una parte importante della tradizione giubilare (Deuteronomio 15). Affrontare la crisi del debito è stato indicato da Papa Francesco come un elemento fondamentale di questo anno giubilare: «Più che una questione di generosità, è una questione di giustizia».