Indagine sulla disuguaglianza in Italia: politiche fiscali da riformare
In Italia, l’1% più ricco possiede il 23,4% della ricchezza nazionale netta, mentre il 10% più povero usufruisce solamente dell’1% della crescita economica. Le disuguaglianze economiche e sociali aumentano sempre di più, frammentando la nostra società e nuocendo a uno sviluppo inclusivo e sostenibile. Lo scorso Novembre Oxfam ha presentato i risultati di un’indagine commissionata a Demopolis sulla percezione della disuguaglianza in Italia: l’82% degli intervistati trova che il sistema fiscale italiano non sia equo, il 67% che l’accesso ai servizi base sia garantito con livelli di qualità differenti, l’80% pensa che delle politiche per diminuire le disuguaglianze siano prioritarie e urgenti.
In un quadro in cui le percezioni sulle disuguaglianze sono molto forti (il 61% pensa che negli ultimi 5 anni queste siano aumentate, il 34% che siano rimaste uguali e il 5% che siano diminuite), Oxfam lancia un appello ai politici per riformare le politiche fiscali, arginare l’evasione delle multinazionali e stabilire un regime di trasparenza e rendicontazione che serva a limitare i danni dell’elusione – se non evasione – verso i paradisi fiscali.
L’Italia soffre di un sistema fiscale debole (ricopre il 22° posto nel ranking europeo), in cui le sanzioni contro i reati del fisco non sono adeguate. Servono misure più forti, come le cinque proposte da Oxfam all’interno della petizione Sfida l’ingiustizia: la creazione di registri centralizzati e pubblici dei beneficiari effettivi di società, fondazioni e trust, una rendicontazione pubblica paese per paese, l’istituzione di una blacklist europea, così da influenzare la reputazione di un’azienda, lo sviluppo di un modello di tassazione unitaria delle multinazionali e infine l’istituzione di un comitato intergovernativo per la riforma della fiscalità internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il mondo politico, rappresentato alla tavola rotonda soprattutto dai partiti della sinistra, ha in parte accettato e riconosciuto l’importanza e la necessità di affrontare il problema e approvare atti legislativi più incisivi, e in parte evidenziato le problematicità di questo ambito, specialmente ricordando come fino ad oggi molte proposte siano state bloccate o paralizzate, e sia pertanto difficile immaginare un prossimo cambiamento. Quello su cui bisogna fare leva, è stato suggerito, è dunque associare la riduzione delle disuguaglianze a un vantaggio economico, considerando che un’eccessiva disuguaglianza nuoce allo sviluppo economico dei paesi.
Per il resoconto dell’incontro in occasione della consegna delle firme della campagna Oxfam Sfida l’ingiustizia, seguire il link.