IX GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO
Il I settembre ricorre la Giornata per la Custodia del Creato e sul sito dell’Ufficio Problemi Sociali ed il lavoro della CEI trovate il Messaggio dei vescovi dal titolo “Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città” e tutti i sussidi per poter realizzare inziative di incontro, sensibilizzazione e preghiera sui territori.
Già a Roma il 21 marzo, al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi della Coldiretti, al consueto Seminario promosso dal Gruppo “Custodia del Creato” CEI – di cui FOCSIV è membro – e dal Servizio Nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale si erano affrontate le conseguenze del modello agricolo attualmente predominante fondato sulla specializzazione e l’economia di scala come il landgrabbing che colpisce così duramente i paesi più poveri dove i contadini sono espropriati delle proprie terre.
Anche il Messaggio dei vescovi evidenzia l’importanza dell’impegno culturale e “la capacità critica per cogliere le ingiustizie presenti in un modello di sviluppo che non rispetta l’ambiente. Abbiamo cioè bisogno di un’economia capace di generare lavoro senza violare la terra, valorizzandola piuttosto come ricchezza produttiva e come crescita sociale”.
Un terreno, quello della custodia del Creato, che, come evidenziato al gruppo tematico delle ultime Settimane Sociali, può aprire molte opportunità di collaborazione. Un orizzonte di fondo comune basato a partire dalla Famiglia per una “cultura del cantico“. A partire dalla custodia della vita fino all’impegno per giustiza e sostenibilità, andando oltre la divisione all’interno della Chiesa tra chi lavora per la difesa della vita e chi per le questioni sociali; come ci aveva detto Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, al seminario a Torino realizzato dai soci FOCSIV piemontesi: “le vostre testimonianze mi hanno colpito e confermato nell’idea che la famiglia debba avere porte e finestre aperte. E dobbiamo pensarci attori di prossimità, nella diversità dei carismi e nella pluralità dei doni, che lo Spirito mette nella comunità ecclesiale: custodire la vita e il creato sono la stessa responsabilità verso il bene comune del paese”.
Un’opportunità di comunione ed impegno ecclesiale rinnovato a partire dal binomio famiglia/custodia del creato che come ha detto all’assemblea tematica a Torino Mons. Sorrentino, vescovo di Assisi, prima della custodia del Creato viene la cultura del cantico e cioè dono (“il Creato prima di custodirlo va cantato, se non si percepisce come DONO…non lo custodirò), relazione (identità di lode è identità relazionale), speranza (sorella morte…, recuperare la speranza, qualcosa che va oltre, solidarietà intergenerazionale…).
Educare la famiglia perché sia comunità educante alla cultura del cantico, educare una “famiglia strabica” che abbia lo sguardo sul mondo e locale. Un impegno per la giornata del Creato che dal 1° settembre va avanti fino al 4 ottobre, festa di san Francesco e speriamo per tutto questo decennio dell’educazione.