La COP28 sul clima in partenza

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Ufficio Policy Focsiv: tra pochi giorni inizierà la 28esima sessione della conferenza delle parti ovvero la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Verso la COP28 – Focsiv). Come abbiamo già scritto è un appuntamento importante per il futuro dell’umanità soprattutto nei paesi impoveriti e più vulnerabili ai disastri ambientali amplificati dal cambiamento climatico che chiedono il riconoscimento e il rimborso delle perdite e dei danni causati dalle emissioni di gas serra di responsabilità dei paesi più ricchi.
CIDSE , di cui Focsiv è membro, sarà presente alla COP con le seguenti posizioni:
– il Global Stocktake (GST) sui progressi dei governi nazionali nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’Accordo di Parigi deve essere trasparente e portare ad impegni di riduzione delle emissioni di gas serra rilevanti (La COP28 per accelerare la decarbonizzazione – Focsiv)
– Perdite e danni: occorre rendere operativo il Fondo per le perdite e i danni e affrontare le perdite e i danni non economici. (https://www.focsiv.it/alla-cop28-chiediamo-il-fondo-per-le-perdite-e-i-danni/)
– Eliminazione dei combustibili fossili: eliminazione rapida, equa e globale dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas) e transizione verso le energie rinnovabili.
– Alimentazione e agricoltura: maggiore riconoscimento dell’agroecologia come approccio efficace all’azione per il clima (https://www.cidse.org/download/19015/?tmstv=1700835318)
Maggiori dettagli in CIDSE@COP28 – CIDSE
A tal proposito il Parlamento europeo ha commissionato uno studio (https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/document/IPOL_STU(2023)754191) che riporta una panoramica sullo stato dei negoziati internazionali sul clima, in vista della COP28 che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. Il documento è stato scritto dal Dipartimento per le politiche Economiche, Scientifiche e della Qualità della Vita del Parlamento Europeo. Abbiamo tradotto il riassunto esecutivo dello studio, che si sofferma principalmente sull’Accordo di Parigi e le politiche climatiche delle principali Parti interessate ai negoziati.
RIASSUNTO ESECUTIVO
La Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è il quadro di riferimento internazionale per affrontare la mitigazione delle emissioni di gas serra, l’adattamento a un clima che cambia, le perdite e i danni legati ai cambiamenti climatici e il sostegno fornito ai Paesi in Via di Sviluppo. La prossima 28° Conferenza delle Parti (COP28) si svolgerà a Dubai (Emirati Arabi Uniti) dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
Nell’ambito dell’UNFCCC, il Protocollo di Kyoto è stato adottato nel 1997 e ha fissato obiettivi di emissione solo per i Paesi sviluppati. L’Accordo di Parigi, adottato nel 2015, richiede a tutte le sue Parti di intraprendere azioni ambiziose nei settori della mitigazione, anche attraverso i mercati del carbonio; sull’adattamento, le perdite e i danni, e la finanza.
Gli strumenti chiave per aumentare l’ambizione nell’ambito dell’Accordo di Parigi sono i contributi determinati a livello nazionale (NDC), in cui le Parti delineano le loro azioni e i loro obiettivi di mitigazione, e il Global Stocktake, che valuta i progressi collettivi verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Questi obiettivi sono:
- limitare l’aumento della temperatura media globale a ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare questo aumento a 1,5°C;
- aumentare la capacità di adattamento agli impatti negativi dei cambiamenti climatici e promuovere la resilienza climatica;
- rendere i flussi finanziari coerenti con un percorso verso basse emissioni di gas serra e uno sviluppo resiliente al clima.
Agenzie separate delle Nazioni Unite si occupano delle emissioni di gas serra prodotte dall’aviazione internazionale e dal trasporto marittimo internazionale.
Questi settori hanno registrato un forte aumento delle emissioni negli ultimi anni. Le emissioni di idrofluorocarburi (HFC), anch’esse cresciute rapidamente negli ultimi anni, sono affrontate sia nell’ambito dell’UNFCCC che dell’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal. Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), che ha completato il sesto ciclo del rapporto di valutazione nel 2023, valuta le informazioni scientifiche rilevanti per comprendere e affrontare i cambiamenti climatici.
Attuazione dell’Accordo di Parigi
Una serie di regole per l’attuazione dell’Accordo di Parigi è stata concordata alle conferenze sui cambiamenti climatici di Katowice nel 2018 e a Glasgow nel 2021. Queste regole riguardano la mitigazione, l’adattamento, la finanza, la responsabilità e i mercati internazionali del carbonio. L’obiettivo attuale dei negoziati sul clima si concentra sulla messa in pratica dell’Accordo di Parigi.
Il primo Global Stocktake previsto dall’Accordo di Parigi si concluderà alla COP28. Sarà importante per le Parti concordare i messaggi chiave sullo stato dei progressi collettivi verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e fornire indicazioni chiare su come incrementare l’azione e la finanza per il clima.
Negoziati internazionali sul clima
Per quanto riguarda l’attuazione delle azioni di mitigazione, i membri del G20 svolgono un ruolo fondamentale perché sono i principali emittenti di gas serra. Sebbene abbiano intrapreso un’ampia gamma di azioni di mitigazione negli ultimi anni, l’implementazione dei loro NDC non è coerente con l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C. La maggior parte dei membri del G20 hanno comunicato strategie a lungo termine, che mirano alla neutralità climatica intorno alla metà del secolo. Questo obiettivo richiede, tra l’altro, un cambiamento fondamentale dei loro sistemi energetici nei prossimi decenni, compreso un passaggio accelerato alle energie rinnovabili.
Nei negoziati sul clima, le Parti che hanno interessi simili parlano come gruppo e coordinano le loro posizioni. I gruppi principali sono il G77 (i paesi in via di sviluppo) e la Cina, e l’Umbrella Group, che comprende molti Paesi sviluppati; anche l’Unione Europea negozia come gruppo.
Alle conferenze sul cambiamento climatico partecipano organizzazioni non governative, organizzazioni intergovernative e agenzie specializzate delle Nazioni Unite. Hanno un ruolo importante fornendo pareri di esperti e sottolineando la necessità di un’azione e di un sostegno per far fronte al cambiamento climatico.
Prospettive
La COP28 dovrà affrontare una serie di sfide, tra cui la difficoltà di adottare l’agenda, a causa di disaccordi sulle proposte di nuovi punti da parte di alcuni gruppi. I progressi in materia di perdite e danni, e sulla finanza, nonché il raggiungimento di un risultato ambizioso sul Global Stocktake costituiranno ulteriori sfide.
Una volta concordati i messaggi chiave nell’ambito dell’Inventario globale su come aumentare le ambizioni in materia di clima, nel 2024 le Parti saranno incaricate di preparare i nuovi NDC, tenendo conto dei risultati del Global Stocktake e riflettendo la massima ambizione possibile.
La necessità di ulteriori azioni a breve termine, l’attuazione di disposizioni in materia di trasparenza e sui mercati del carbonio, nonché i negoziati su un nuovo obiettivo di finanziamento del clima costituiranno anch’essi sfide fondamentali nel 2024.