La nuova offensiva della Banca Mondiale sui diritti fondiari

Fonte immagine World Bank Agriculture and Food Global Practice: Data-driven and digital agriculture team – WUR
Ufficio Policy Focsiv – Nel quadro del nostro interesse sul land grabbing (Land Grabbing e Agroecologia – Focsiv), rilanciamo qui di seguito l’ultimo rapporto dell’Oakland Institute sulla politica e sui programmi finanziari della Banca Mondiale per l’azione climatica, che mirano a mercificare la terra per i grandi affari dell’agrobusiness a scapito dei piccoli contadini e delle comunità locali: Climatewash | The Oakland Institute.
Climatewash: La nuova offensiva della Banca Mondiale sui diritti fondiari rivela come la Banca si stia appropriando degli impegni climatici assunti alla Conferenza delle Parti (COP) per giustificare la sua iniziativa multimiliardaria di “formalizzare” la proprietà fondiaria in tutto il Sud del mondo. Mentre la Banca sostiene che è necessario “accedere alla terra per l’azione per il clima”, Climatewash scopre che il suo vero obiettivo è quello di aprire le terre all’agrobusiness, all’estrazione di “minerali di transizione” e a false soluzioni come i crediti di carbonio, alimentando l’espropriazione e la distruzione ambientale. Oltre ai piani di spesa di 10 miliardi di dollari in programmi fondiari, la Banca Mondiale si è anche impegnata a raddoppiare i suoi investimenti nel settore agroalimentare a 9 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
Questo rapporto descrive in dettaglio come i programmi fondiari della Banca e le prescrizioni politiche ai governi smantellino i sistemi collettivi di proprietà fondiaria e promuovano la titolazione individuale e i mercati fondiari come norma, aprendo la strada agli investimenti privati e all’acquisizione da parte delle imprese. Queste riforme, spesso finanziate attraverso prestiti contratti dai governi, costringono i paesi a indebitarsi mentre spingono una “trasformazione strutturale” che sposta i piccoli agricoltori, mina la sovranità alimentare e dà priorità all’agricoltura industriale e alle industrie estrattive.
Attingendo a un’analisi approfondita dei programmi della Banca Mondiale in tutto il mondo, compresi i casi di studio provenienti da Indonesia, Malawi, Madagascar, Filippine e Argentina, Climatewash documenta come gli interventi della Banca stiano già sfollando le comunità e consolidando la disuguaglianza fondiaria. Il rapporto smonta la retorica della Banca sull’azione per il clima. Descrive in dettaglio come gli sforzi della Banca per consolidare i terreni per l’agricoltura industriale, l’estrazione mineraria e la compensazione delle emissioni di carbonio contraddicano direttamente le raccomandazioni dell’IPCC, che enfatizza la protezione delle terre dalla conversione e dallo sfruttamento eccessivo e promuove pratiche come l’agroecologia come soluzioni climatiche cruciali.