La pesante impronta climatica delle diete a grande consumo di carne e latticini

Le più grandi aziende del settore lattiero-caseario e di carne in tutto il mondo stanno guidando il pianeta verso una catastrofe climatica. Nuovi dati presentati oggi a Bonn da GRAIN, IATP e dalla Fondazione Heinrich Böll durante gli incontri a margine della COP 23 mostrano che le principali aziende di carne e casearie stanno contribuendo in modo massiccio ai cambiamenti climatici.
Tre compagnie di carne – JBS, Cargill e Tyson – hanno emesso più gas a effetto serra l’anno scorso di tutta la Francia e quasi come alcune delle più grandi compagnie petrolifere, come Exxon, BP e Shell.
Venti aziende di carne e di latticini hanno emesso più gas serra nel 2016 che tutta la Germania, che è di gran lunga il più grande inquinante di clima europeo. Se queste 20 società fossero un paese, sarebbero il settimo più grande emettitore di gas serra a livello mondiale.
I dati appena pubblicati dimostrano che la catastrofe del clima non può essere evitata senza affrontare le emissioni impressionanti delle più grandi aziende di carne e di latticini. Entro il 2060, la crescita della produzione di carne e latticini, guidata in gran parte da queste società e dal sistema alimentare industriale che essi rappresentano, assorbirà l’intero bilancio delle emissioni globali, rendendo impossibile che le temperature globali rimangano al di sotto dell’ Aumento di 1,5 gradi stabiliti nell’ambito dell’accordo di Parigi.
L’unica soluzione per alimentare il pianeta e combattere efficacemente il cambiamento climatico è una rapida transizione verso sistemi alimentari basati sulla sovranità alimentare, sui piccoli produttori contadini e pastorali, l’agroecologia, moderati consumi di latte e carne e i mercati locali.
I dati e le infografiche pubblicati oggi sono parte di un più ampio rapporto che verrà pubblicato da GRAIN e IATP all’inizio del 2018.
Leggi qui l’articolo completo:
https://www.grain.org/article/entries/5825-big-meat-and-dairy-s-supersized-climate-footprint