RIFORMA LEGGE 49/87: A LETTA, BONINO E SACCOMANI UNA LETTERA APERTA DI AOI, CINI E LINK 2007
AOI, CINI e Link 2007 hanno scritto una Lettera aperta al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Ministro degli affari esteri Emma Bonino, al Ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni e per conoscenza al vice Ministro per la cooperazione, ai Presidenti di Camera e Senato, e all’intergruppo parlamentare per la cooperazione riguardo la riforma della legge 49/87 sulla Cooperazione internazionale allo sviluppo.
Sapendo che il DDL sulla cooperazione allo sviluppo sta per essere discusso dal Consiglio dei Ministri le tre sigle intendono ribadire, ancora una volta e con forza, la necessità che sia approvata al più presto una nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo che preveda:
un chiaro riferimento politico e una forte cabina di regia ovvero un Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e un viceministro della cooperazione allo sviluppo, con piena delega sull’intera materia e che partecipi al Consiglio dei Ministri in tutti i casi in cui esso tratti materie che, in modo diretto o indiretto, possano incidere sulla coerenza e sull’efficacia delle politiche di cooperazione allo sviluppo;
un comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (CICS), presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composto da tutti i ministeri interessati, con il compito di assicurare la programmazione ed il coordinamento di tutte le attività di APS nonché la coerenza delle politiche nazionali e internazionali con gli obiettivi della cooperazione allo sviluppo;
un consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo (CNCS) composto dai principali soggetti pubblici e privati, non profit e profit, della cooperazione internazionale allo sviluppo. Il CNCS sia strumento permanente di concertazione, partecipazione, consultazione e proposta su tutti i temi attinenti la cooperazione allo sviluppo ed in particolare sulla coerenza delle politiche, le scelte strategiche, l’efficacia e la valutazione.
un’Agenzia competente, snella ed efficiente, per l’attuazione delle strategie e dei programmi di cooperazione allo sviluppo organizzata sulla base di criteri di efficacia, economicità, unitarietà e trasparenza, sottoposta al potere di indirizzo e vigilanza del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con autonomia organizzativa, contabile e di bilancio;
un fondo unico che raggruppi tutte le risorse della cooperazione allo sviluppo, su cui il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale abbia potere di indirizzo, coordinamento, definizione delle priorità;
il rispetto e la piena valorizzazione, a fianco degli altri soggetti, della specificità delle ONG e delle associazioni di cooperazione internazionale allo sviluppo che da decenni si caratterizzano per competenza ed esperienza ed hanno la cooperazione al centro della loro missione;
che siano redatti annualmente un documento di programmazione e di indirizzo triennale della politica di cooperazione allo sviluppo, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, approvato dal Consiglio dei ministri, e una relazione consuntiva delle attività svolte e della valutazione dei risultati;
che siano potenziati i poteri d’indirizzo e di controllo del Parlamento sulle strategie, le politiche e le attività di cooperazione allo sviluppo.
Le ONG e le associazioni di AOI, CINI e LINK 2007 ricordano infine “che tutti i partiti in fase elettorale si sono pubblicamente impegnati a portare a termine la riforma in questi termini e che la riforma è presente nei programmi del governo ed è stata ribadita come impegno da parte del Presidente del Consiglio nell’ultimo discorso per il voto di fiducia in Parlamento. Auspichiamo che il CDM approvi al più presto il DDL e che possa tempestivamente iniziare la discussione parlamentare”.