Rifugiati in Alto Adige – Caritas: “Accogliere i profughi fa bene ai Comuni”

La Caritas altoatesina ha svolto una indagine sulle strutture per profughi contattando tutti i sindaci dei 21 Comuni altoatesini in cui è attualmente presente un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per richiedenti asilo. 18 dei 21 Comuni hanno partecipato al questionario dove è stato sondato, tra gli altri, anche l’atteggiamento della popolazione nei confronti dei nuovi concittadini.
“Accogliere i richiedenti asilo è stata un’esperienza positiva per la maggior parte delle comunità”, questa la conclusione cui è giunta la Caritas altoatesina dopo aver analizzato le risposte ottenute da un’indagine condotta tra i sindaci di quelle comunità altoatesine dove, da tempo, sono presenti strutture di accoglienza per richiedenti asilo.
“La maggior parte delle strutture per richiedenti asilo presenti sul nostro territorio sono state aperte tre anni fa. Allora, la preoccupazione e la paura da parte della popolazione, erano più che tangibili. Grazie all’indagine volevamo sapere quali effetti ha avuto sulle comunità interessate questa nuova presenza, una presenza che, stando alle risposte ottenute, è stata percepita come senz’altro positiva”, spiega il direttore della Caritas Paolo Valente.
I sindaci apprezzano anche il lavoro socialmente utile svolto dai richiedenti asilo nelle diverse comunità ospitanti: 15 su 16 Comuni, dove è stato possibile sperimentarlo, hanno dichiarato di avere avuto esperienze positive in questo senso.
Per i rappresentanti dei Comuni le sfide più grandi da affrontare per quanto riguarda i richiedenti asilo sono la ricerca di un’abitazione e di un impiego. “Grazie al recente miglioramento del mercato del lavoro trovare un’occupazione è diventato leggermente più facile. Circa il 60% dei nostri ospiti è ora occupato (stage, volontariato, lavoro) e, grazie al nostro impegno nella ricerca-alloggi, la nostra collaboratrice è riuscita a trovare un’abitazione a 73 persone solo nell’ultimo anno”, dice Alessia Fellin, responsabile dell’area “Accoglienza” della Caritas.
Ma come vedono i Comuni il loro futuro con i rifugiati? Quasi tre quarti dei Comuni (72%) presume che la maggioranza dei rifugiati, dopo aver ricevuto risposta positiva alla domanda di asilo, non rimarrà nel Comune dove temporaneamente è stata accolta. Dettaglio interessante: 5 Comuni sperano che i rifugiati rimangano.