UN Treaty su diritti umani e impresa. Cosa emerge dalla chiusura dei negoziati di Ginevra.
La scorsa settimana in occasione della terza sessione del gruppo di lavoro intergovernativo delle Nazioni Unite su imprese transnazionali e diritti umani, che si è svolta a Ginevra lo scorso 23 – 27 ottobre, abbiamo assistito a un crescente impulso per il trattato delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani. 100 Stati hanno partecipato alla terza sessione, con un crescente riconoscimento del valore di creare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante per rafforzare la protezione globale dei diritti umani e la chiusura delle lacune di impunità nel contesto delle operazioni commerciali globali. Più di 250 parlamentari provenienti da 14 paesi europei e 9 paesi in altre regioni hanno firmato un appello a sostegno della creazione del Trattato, mentre nella sola Francia 245 parlamentari hanno scritto al presidente per chiedere l’impegno della Francia a favore del trattato. Oltre 200 rappresentanti della società civile sono stati presenti a Ginevra da tutto il mondo, mentre hanno collaborato con molti altri nei loro paesi d’origine. Come affermato nelle nostre conversazioni bilaterali, riteniamo che questo trattato promuoverà la prevenzione, l’accesso alla giustizia e la protezione dei difensori dei diritti umani. Sottolineiamo altresì che è importante che l’UE faccia pendere l’ago della bilancia a favore della difesa di diritti umani e finisca di far prevalere in questo trattato l’aspetto degli investimenti e dei trattai commerciali.
Accogliamo favorevolmente l’adozione della relazione della sessione, con le conclusioni concordate dal gruppo di lavoro intergovernativo aperto e le raccomandazioni del presidente, e auspichiamo la sua finalizzazione in due settimane senza ostacoli.
FOCSIV, con CIDSE, chiede agli Stati di:
– dare prova del loro impegno nei confronti delle vittime delle violazioni dei diritti umani, come proclamato durante la sessione, impegnandosi costruttivamente nell’intraprendere efficaci passi in avanti nell’adempimento del “mandato di elaborare uno strumento giuridicamente vincolante internazionale” istituito con la risoluzione 26/9. Tali passi dovrebbero portare a consultazioni sulle questioni sostanziali per un arrivare ad una bozza di testo per il Treaty e alla prossima sessione di negoziato dell’OEIGWG che si terrà nel 2018. L’Unione Europea dovrebbe dedicare finanziamenti sia all’Ufficio dell’Alto Commissario, sia alla società civile per sostenere in modo più equo e adeguato il processo di consultazioni e i negoziati nell’ambito dell’OEIGWG
– Come passo successivo già confermato, continuare il loro impegno costruttivo attraverso la preparazione dettagliata delle reazioni agli Elements per arrivare alla bozza dello strumento giuridicamente vincolante entro il mese di febbraio 2018. Capiamo che per i dipartimenti chiave occorre più tempo per impegnarsi pienamente sugli elementi sostanziali del Treaty e offriamo il nostro sostegno nell’aiutare l’UE a farlo quanto prima nei prossimi mesi. La società civile è disposta a investire tempo e competenze nelle consultazioni sui temi chiave sollevati questa settimana a Ginevra.
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