Avvio al servizio Caschi Bianchi Focsiv
Il 27 giugno sono stati avviati la quasi totalità dei progetti di servizio civile all’estero Focsiv. Più di 330 sono i Caschi Bianchi entrati al servizio e destinati a partire per paesi in Africa, America Latina, Asia e est Europa. Tanto l’entusiasmo raccolto nelle sedi dei corsi di formazione generale in tutta Italia, occasione nella quale si avvio il percorso che terrà impegnati i giovani per un anno.
Dalla Sicilia alla Lombardia, dall’Emilia Romagna al Lazio, i giovani volontari confrontano le loro aspettative e motivazioni per una scelta che oggi, in un mondo sempre più votato all’individualismo, potrebbe essere considerata “controcorrente”: spendere un anno della propria vita in servizio per gli altri.
Da Como, Cristina, una delle formatrici convolte nei corsi, condivide “Il clima è positivo, ci sono belle emozioni. Sono tornata alla formazione dopo qualche anno, ma sembra come non avessi mai smesso, l’entusiasmo dei volontari non è cambiato nel tempo. Si aspettano un’esperienza forte che cambierà loro la vita, sono motivati dai loro valori. Sanno di dover essere pronti all’imprevisto ed essere adattabili nell’esperienza all’estero, ma sono rassicurati dal fatto di sapere di non partire da soli, di poter fare riferimento sugli Enti con i quali faranno questa esperienza”.
Dal corso di Roma, Giada, un’altra formatrice riferisce “I volontari avviati ieri sanno già che il servizio civile all’estero chiederà loro di far uscire il loro potenziale, di essere empatici e avere rispetto delle culture che incontreranno, di porsi in ascolto attivo. Per affrontare le sfide che si presenteranno loro, puntano molto sull’ironia. Noto tanta voglia di fare e di imparare”.
54 sono i Progetti SCU estero avviati all’interno di 13 differenti Programmi, 14 le aule formative in contemporanea in tutta Italia. “Un osservatorio così ampio ci consente ogni anno di toccare davvero con mano le aspettative e le motivazioni di una grossa fetta di Operatori Volontari che si avviano a vivere una esperienza all’estero, in contesti spesso molto complessi.” riflette Lucia De Smaele, dell’Ufficio Formazione, Volontariato e Servizio Civile dalla Federazione.
Chi sono i giovani avviati? Si tratta di ragazzi con alle spalle una formazione teorica importante: nella varietà degli indirizzi scelti (dalle relazioni internazionali all’ambito sanitario, da quello economico a quello sociale) tre quarti dei Caschi Bianchi del contingente Focsiv 2024 hanno una laurea magistrale. Più del 90% ha avuto precedenti esperienze di volontariato (in ambito educativo, assistenziale, di tutela dei diritti umani o ambientale), alcune delle quali realizzate all’estero. Si affacciano all’esperienza di Servizio Civile all’estero con l’idea chiara che si tratterà una occasione di crescita importante anche dal punto di vista personale.
“Si tratta ancora oggi di una esperienza che contiene in sé una chiara scelta politica di tutela dei diritti e pace attiva.” continua Lucia De Smaele “Speriamo si realizzi, attraverso questo anno come Caschi Bianchi, il desiderio dei giovani di maturare un nuovo sguardo sul mondo, comprendendo il ruolo che ciascuno di noi può giocare per una maggiore giustizia sociale a livello globale.”
Buon servizio a tutti i Caschi Bianchi!