#DivestItaly partecipa alla consultazione pubblica sulla responsabilità sociale d’impresa
La coalizione #DivestItaly, di cui FOCSIV è parte, ha partecipato alla prima fase di consultazione pubblica lanciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il recepimento della Direttiva 2014/95/UE in tema di responsabilità sociale delle imprese di grandi dimensioni, cioè quelle con più di 500 dipendenti e che costituiscano enti di interesse pubblico.
La nuova normativa impone a tali imprese di pubblicare informazioni relative alle loro politichee al loro impatto sul rispetto dei diritti umani, sui lavoratori, sulla lotta alla corruzione attiva e passiva e naturalmente sull’ambiente. Le imprese dovranno anche dichiarare i risultati e i rischi inerenti a tali politiche, e specificare gli indicatori che utilizzano.
#DivestItaly ritiene che la nuova normativa rappresenti un’importante occasione per favorire ilprocesso di decarbonizzazione dell’economia necessario per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi, adottato lo scorso dicembre in occasione della COP21. Peraltro, poiché la coalizione è impegnata nel promuovere scelte di investimento finanziario consapevoli, che tengano in considerazione gli impatti negativi sul clima e sull’ambiente delle imprese legate all’industria delle fonti fossili, crediamo che l’istituzione di un obbligo di rendicontazione non finanziaria rappresenti una misura concreta per aumentare tra gli investitori la consapevolezza riguardo ai rischi e alle ripercussioni legate ai loro investimenti non solo da una prospettiva finanziaria ma anche ambientale.
Questa “presa di coscienza” e rendicontazione sull’operato interno e sul modo in cui esso interagisce con il mondo esterno, come l’esposizione ai rischi prodotti dai mutamenti climatici, costituisce uno strumento per migliorare la qualità e la trasparenza della comunicazione rivolta agli investitori e finanziatori, ai dipendenti e agli stakeholders e contribuirà a rafforzare il concetto della responsabilità sociale ed ambientale di ogni attività produttiva.
Nell’ambito della consultazione, abbiamo suggerito:
- Che vengano incluse, nell’elenco dei dati oggetto del rendiconto, informazioni relative all’impatto ambientale sull’intero ciclo di vita dei prodotti, le concrete azioni intraprese e lestrategie di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra causate dall’azienda, nonchè il cosidetto rating di legalità dell’impresa;
- Che venga esteso l’ambito di applicazione soggettivo della direttiva, con l’inclusione delle imprese di medie dimensioni (cioè con più di 250 dipendenti);
- Che vengano rafforzati gli obblighi di rendicontazione sull’intera catena di fornitura, meccanismo che permetterebbe di incentivare la scelta di fornitori green;
- Che venga previsto un meccanismo opzionale di adesione anche da parte delle piccole imprese, che preveda premi o incentivi a quelle piccole imprese che decidono spontaneamente di fornire le informazioni di cui alla direttiva;
- Che venga prevista una procedura assembleare dove i dati e le informazioni di cui al rendiconto non finanziario possano essere discussi con tutti gli stakeholders sui quali l’azienda ha un impatto.
Non mancheremo di seguire i lavori di recepimento della direttiva e di tenervi aggiornati sullo sviluppo e sull’esito di questa consultazione!