Draft the future: le diaspore nella cooperazione

E’ partita la terza fase del percorso che dovrebbe portare alla costituzione del Forum delle diaspore, la prima rete nazionale di decine di associazioni di migranti interessate a partecipare alla cooperazione allo sviluppo italiana, avendo come ambito di riconoscimento politico e istituzionale la legge 215/2014. La terza fase si intitola “Draft the future” ed è costituita da un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione alo Sviluppo e gestito dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni con la associazione Le Reseau. A complemento vi è una iniziativa finanziata dalla rete delle fondazioni bancarie ACRI con il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).
Il 20 luglio si è infatti tenuta la conferenza stampa presso l’agenzia DIRE di presentazione di Draft the Future con la presenza delle istituzioni e di un rappresentante di 9 reti territoriali di oltre 90 associazioni di migranti (dal Friuli Venezia Giulia al Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Trentino Alto Adige). Il rappresentante Bertrand Mani ha infatti sottolineato come queste reti, legalmente costituite, siano già pronte a coalizzarsi nel Forum, ma, con pazienza, hanno atteso il lancio del progetto per collaborare con le istituzioni al fine di rendere quanto più inclusiva e rappresentativa la creazione del Forum.
A sua volta il direttore generale della cooperazione allo sviluppo, ambasciatore Cassese, ha confermato l’attenzione e il sostegno del Ministero affari esteri e per la cooperazione internazionale al percorso di coinvolgimento delle diaspore, quale attore che può partecipare in modo trasversale (mainstreaming) alle iniziative di cooperazione in diversi settori, anche a livello politico ad esempio nei processi di pacificazione.
Attualmente sono in discussione le linee guida su migrazioni e sviluppo a cui le associazioni dei migranti hanno contribuito, e che vede nel Forum delle diaspore una sua applicazione concreta.
Il direttore dell’Agenzia, Maestripieri, ha ricordato come negli ultimi anni le associazioni dei migranti abbiano già cominciato a partecipare alla cooperazione italiana, ad esempio con progetti in Senegal, accedendo ai finanziamenti. Il progetto Draft the future le rafforzerà ancora di più nelle loro capacità di diventare protagoniste della cooperazione, in partenariato con organizzazioni non governative e anche imprese.
La partecipazione delle diaspore ai progetti di cooperazione è peraltro già stata promossa dalle Fondazioni bancarie in Senegal e Burkina Faso. Il direttore Righetti di ACRI ha sottolineato come anch’esse siano impegnate a fianco delle associazioni dei migranti, e come con il CeSPI accompagnerà il progetto Draft the Future, rafforzando le competenze delle diaspore nel dialogare con le istituzioni della cooperazione, per renderle reali protagoniste.
Infine Ada Ugo Abara dell’associazione Le Reseau e Nelson Mallé Ndoye dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni hanno descritto le attività che il progetto realizzerà e che sono riassumibili in un percorso di a) creazione del Forum delle diaspore scegliendo il modello organizzativo più appropriato; b) promozione del Forum con azioni di comunicazione, incontri con i vari stakeholder, realizzazione dei summit delle diaspore; c) rafforzamento delle capacità delle associazioni dei migranti attraverso la formazione, il sostegno a progetti con micro-finanziamenti e borse di studio. A queste azioni si complementa l’attività del CeSPI di affiancamento alle associazioni dei migranti per farle dialogare con i programmi di cooperazione dell’Agenzia e di altri portatori di interesse.
Le organizzazioni della società civile sono chiamate a partecipare a questo processo, affiancando le associazioni dei migranti e il loro Forum, per crescere assieme. FOCSIV con i suoi soci si propone di partecipare attivamente.