Eccomi: Progetto “stare ai margini”

“Una Pasqua così inconsueta suggerisce pensieri augurali né superficiali né consuetudinari! -esordisce così Ciro Cirillo presidente di Eccomi Onlus – La pandemia ci costringe all’isolamento sociale non all’individualismo egoistico. Anzi ci aiuta a scoprire quanto siamo tutti dipendenti l’uno da l’altro.
Sì, l’uomo, l’adam biblico, non può mai essere individuo indipendente. Per tutti questa è la misura della collaborazione dell’umanità, per noi è il senso profondo della fratellanza in Cristo Risorto. In questa Pasqua così inconsueta il nostro grazie, e i nostri auguri, vanno a quanti ci consentono di continuare a vivere la Speranza: a tutto il personale impegnato nelle strutture sanitarie, alle Forze dell’ordine, ai tanti lavoratori che prestano la loro opera all’ombra dei riflettori dei mass-media. Uomini e donne che non saranno mai conosciuti dal grande pubblico, ma che senza clamori ci consentono di continuare a vivere con serenità. Ma, in questa Pasqua così inconsueta, non possiamo non volgere il nostro pensiero ai nostri associati impegnati, anche in questi giorni di quarantena, nel servizio in favore dei meno fortunati.”
In Italia
L’isolamento cui ci costringe la pandemia non ha fermato i progetti che sono sul territorio italiano, grazie agli uomini e alle donne che a queste attività “danno l’anima, con generosità, con quell’amore che il Gesù Risorto ci ha detto deve essere la cifra del nostro riconoscimento.” Come ha sottolineato Ciro Cirillo.
A Casa San Raffaele a Mira dove sono accolti i migranti, persone che senza questa straordinaria esperienza di generosità, avrebbero affollato le strade e le stazioni, improbabili case dei senza tetto, o, peggio, sarebbero diventati manovalanza della malavita. In due decenni la Casa ha accolto e riabilitato centinaia di migranti che hanno smarrito la strada. Gli ospiti sono perlopiù afgani, nigeriani, albanesi. Alcuni anche minori. Tutti vanno a scuola. In casa San Raffaele sono tenuti a collaborare nelle pulizie, nella piccola manutenzione e anche nella preparazione dei pasti.
Al Centro “Riccardo Della Rocca” di Reggio Calabria, impegnato a restituire dignità a quanti, in particolare migranti, l’hanno persa. L’Help Center è uno sportello di ascolto situato all’interno della stazione ferroviaria di Reggio che orienta le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e di reinserimento sociale.
All’Ambulatorio di medicina sociale “Smile” di Villa San Giovanni.
In Africa
“Le informazioni che da lì ci giungono, parlano di una situazione non ancora grave così come in Europa e negli USA. Ma le comunicazioni che pervengono da quell’immenso Continente non sono sempre precise e i dati non possono essere letti come i nostri, dell’occidente ricco e opulento. Inoltre solo una parte minoritaria della popolazione può servirsi degli ospedali e delle strutture pubbliche di assistenza e quindi quelle statistiche, che oggi sembrano non destare preoccupazione, non sempre sono affidabili.”
Terminando i suoi auguri il presidente di Eccomi ha rivolto una preghiera a chi, a causa del covid-19, in questi giorni sta soffrendo o sta piangendo parenti e amici che non hanno potuto avere neanche un funerale. Infine, la sua preghiera e pensiero di ringraziamento l’ha rivolto verso quanti, in questi giorni, servono la Vita nella convinzione che la Resurrezione passa dal servizio al prossimo, al fratello.