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Roma 19-21 Novembre 2014: La Seconda Conferenza Internazionale sul Cibo per una nuova politica globale sulla nutrizione

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E’ uscito comunicato stampa delle 150 Organizzazioni della Società civile che il 22 e il 23 Settembre u.s. hanno partecipato al Gruppo di Lavoro Aperto di Ginevra,in vista della Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2)  che si terrà fra il 19 e il 21 novembre 2014 presso la sede centrale della FAO.

A Roma, si riuniranno i principali responsabili delle politiche sull’agricoltura e sulla salute pubblica delpianeta, insieme a rappresentanti di Ministeri e Enti nazionali, leader diAgenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni intergovernative e della SocietàCivile, ONG, accademici, ricercatori, esponenti del settore privato eAssociazioni di consumatori. LaConferenza sarà il primo meeting intergovernativo sul cibo a livello globale,dopo la ICN1 del 1992; costituirà quindi un’occasione fondamentale per ridisegnarepolitiche e strategie sulla nutrizione capaci di affrontare le principali sfidedi inizio millennio.

La ICN2 passerà in rassegna i progressi fatti nel campo della nutrizionedopo il 1992, verificherà le criticità che non hanno ancora trovato soluzione,ma soprattutto dovrà cercare di individuare le sfide emergenti e le nuove possibilitàdi risolverle, anche alla luce delle recenti trasformazioni dell’ economia globale, dei sistemi alimentari locali, e del semprepiù rapido divenire scientifico e tecnologico. Essa cercherà infine diidentificare le opzioni strategiche per migliorare la nutrizione nel prossimofuturo, rafforzando la coerenza e il coordinamentodelle politiche istituzionali sulla nutrizione, e mobilizzando le risorse necessarie per migliorarla “ovunque, ma soprattutto nei Paesi in Via diSviluppo”, così come specificato dagli stessi organizzatori.

 

Tuttavia, pur concentrandosinecessariamente sulle ancora drammatiche carenze di cibo dei paesi poveri, questaConferenza del XXI secolo dovrebbe forse adottare una più decisa prospettiva umana, sistemica e globale, attenta anche al mondo “avanzato” eal comune destino futuro. Nell’otticaattuale, ancora inaspettata agli inizi degli anni ’90 quando venivano disegnatele prime politiche internazionali sul cibo e ancora non era deflagrata la crisieconomica globale, appare infatti fondamentale orientarsi a migliorare cibo e alimentazione durante l’intero ciclodella vita umana, e per tutti. Diventa perciò sempre più necessario individuaree analizzare tutte le forme di malnutrizione, compreso il fenomeno della nutrition-transition, ovvero dell’aumentatadisponibilità globale di cibi ipercalorici a basso costo, con le devastanti conseguenze sulla salute dei meno abbienti, tanto nei paesi poveri che in quelli sviluppati; oppure la crescente epidemia di altre formedi disordine alimentare, che spesso sialternano nel medesimo individuo come altrettante declinazioni dello stesso disagio,di logiche di mercato analoghe, di simili inadempienze del sistemasocio-economico globale.

Così, accanto all’accento sui piùpoveri, sui milioni di donne e di neonati affamati per emergenze legate aguerre ed a calamità naturali, sulle famiglie più vulnerabili e sui contestisocio-economici da sempre svantaggiati, dovrebbero iniziare a ricevere attenzione anche forme più nuove einedite di sfruttamento e mala-nutrizione; nuove, ma non per questo menoimportanti nei numeri e nella forza del loro impatto sistemico e sociale. Sipensi, come già accennato, alle decine di migliaia di individui, giovanissimi e non, alle prese con gravi forme di deprivazionesocio-affettiva e pressione sociale,inevitabilmente sospinti verso abitudini alimentari distorte, oppure al crescente numero di ultrasettantennidelle aree metropolitane del mondo, sempre più spesso vittime di una sorta di povertà diritorno, e perciò portatori cronici di cattiva alimentazione e carenzapatologica di micronutrienti.

In questo senso, il contributo sucibo e nutrizione delle organizzazioni della Società Civile, in quantoosservatrici privilegiate e tempestive delle trasformazioni effettivamente all’opera fra le persone nei vari territori,può essere davvero cruciale. E’ perciò tanto più importante che esse, sia purein veste di osservatori, siano state ammesse, e vengano poi ascoltate,in un simposio di questa portata. Molte sono le Organizzazioni non governative edella Società Civile già accreditate presso la FAO ammesse a partecipare alla ICN2, incluse le 150 firmatarie del comunicato stampa allegato.

 

Altre potranno richiedere l’accreditamento inoltrando la documentazione prevista entroil prossimo 4 novembre al:

Segretariato FAO, Stanza A484, TEL. (+39) 06570 55872, e-mail: ICN2-Protocol@fao.org.

Per maggiori info contattareil call-center dell’ICN2: (+39) 0657053101

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Data:
10 Ottobre 2014
Ora:
09:58