Giornata della cooperazione ad Avezzano. Il 27 maggio 250 studenti festeggiano la solidarietà
Venerdì 27 maggio 2016, dalle ore 9,30 alle ore 12,30, nei locali dell’ Istituto Comprensivo Collodi-Marini di Avezzano, duecento cinquanta studenti, accompagnati dai propri docenti, daranno vita alla “Giornata della cooperazione”, iniziativa conclusiva del progetto “Un solo mondo, un solo futuro, educare alla cittadinanza mondiale a scuola”, ovvero di un lungo percorso didattico su scala nazionale, sostenuto da MIUR e Ministero degli Affari Esteri, che ha visto la partecipazione di venti scuole abruzzesi.
La “Giornata della Cooperazione” di venerdì sarà occasione di scambio e di incontro per le classi che hanno seguito numerosi laboratori didattici durante l’anno scolastico. Ogni classe esporrà alle altre il proprio lavoro e le proprie riflessioni sui temi di cooperazione, multiculturalismo, solidarietà, responsabilità alimentare, Sud del mondo, migrazione, integrazione.
Gli ampi spazi dell’ I.C. Collodi – Marini diverranno ambiente espositivo per tutti gli elaborati degli studenti.
Questi gli istituti coinvolti nel progetto:
- I.C. Collodi-Marini di Avezzano
- I.C. Mazzini-Fermi di Avezzano
- I.C. Corradini-Pomilio di Avezzano
- I.O. Tommaso da Celano
- I.C. Mattei di Civitella Roveto
- I.C. Sabin di Capistrello
- I.C. di Balsorano
Concepita per l’anno Europeo per lo Sviluppo (EYD 2015) la “Settimana scolastica della cooperazione internazionale”, è una iniziativa nata dall’impegno congiunto e dal sostegno di Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica e da un consorzio di 20 ONG.
Capofila del progetto, per Marche e Abruzzo, è CVM, Comunità Volontari per il Mondo, che si è occupata di coordinare i progetti con tutte le scuole e di creare eventi adatti alla didattica, in collaborazione coi docenti, e coinvolgendo esponenti locali del mondo della cooperazione e del volontariato solidale.
«L’iniziativa è volta a formare cittadini consapevoli e “attivi”, poiché la società odierna è sempre più caratterizzata da problemi di carattere mondiale, tra i quali figurano i cambiamenti climatici, la questione ecologica, la disuguaglianza a ogni latitudine tra ricchi e poveri, i nuovi equilibri internazionali imposti dalla crisi finanziaria, sociale e politica. Questa nuova cultura richiede l’assunzione di nuove categorie mentali che rafforzino la relazione e il dialogo: senza, ogni sforzo viene vanificato. Per accorciare il tempo del conflitto occorre agire nella scuola» spiega Giovanna Cipollari, responsabile formazione Cvm.