IMMIGRAZIONE, FOCSIV A LAMPEDUSA PER DIFENDERE IL DIRITTO ALLA VITA NEL MEDITERRANEO
La Focsiv parteciperà nei prossimi giorni all’incontro delle associazioni e dei movimenti della società civile italiana e dei Paesi del Mediterraneo per condividere una Carta che impegni tutti a cambiare le politiche di morte nel Mediterraneo.
Sulla scorta dell’incitazione di Papa Francesco a combattere contro la globalizzazione dell’indifferenza e ad individuare le responsabilità di chi sostiene politiche migratorie che condannano alla morte migliaia di donne, uomini e bambini, Focsiv si impegna “un diritto alla vita che metta al primo posto le persone, la loro dignità, i loro desideri e le loro speranze, un diritto che nessuna istituzione oggi riesce a garantire, un diritto da difendere e conquistare, un diritto di tutti e per tutti”, come cita l’appello per la Carta di Lampedusa.
La Carta di Lampedusa, così è stata definita, verrà condivisa tra persone e associazioni di diversa matrice culturale e religiosa ma che si ritrovano su principi fondamentali e che, dopo le ultime tragedie, hanno deciso di impegnarsi fortemente perché tutto cambi.
“I governi dell’Italia e dei paesi membri dell’Unione europea, ma anche i paesi del Mediterraneo meridionale e dell’Africa, hanno responsabilità decisive a cui non possono sottrarsi – spiega Cattai -. Le organizzazioni sociali che sostengono la dignità, la libertà e l’uguaglianza delle persone, per lo sviluppo integrale dell’uomo, devono denunciare con forza queste responsabilità e mobilitarsi”.
Con specificità diverse, tutti gli organismi Soci Focsiv lavorano quotidianamente per questo cambiamento, ma non basta. “L’aggregazione di più forze sociali è necessaria per stimolare la riflessione e l’azione dei cittadini a favore di politiche che assicurino la mobilità sicura delle persone e la loro emancipazione” conclude il Presidente.
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Ufficio Stampa FOCSIV
Laura Malandrino
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