Istanza al Punto di Contatto Nazionale OCSE verso FCA (gruppo Stellantis)

4 aprile 2022
Comunicato Stampa
Istanza al Punto di Contatto Nazionale dell’OCSE nei confronti di FCA Italy (gruppo Stellantis) relativa all’acquisto di cobalto dalla Repubblica Democratica del Congo: chiediamo trasparenza dei dati in tema di diritti umani
Questa mattina è stata presentata una istanza al Punto di Contatto Nazionale per le Linee Guida OCSE destinate alle imprese multinazionali, incardinato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nei confronti della ex FIAT, ora controllata dal gruppo “Stellantis”.
L’iniziativa, promossa da FOCSIV con numerose associazioni e organizzazioni non governative italiane, molte della quali operative nella Repubblica Democratica del Congo, è stata decisa al fine di avviare una verifica sulla trasparenza nell’approvvigionamento dei “Minerali da Conflitto”, ed in particolare del cobalto, elemento importantissimo anche in relazione alla transizione ecologica che le case automobilistiche si apprestano ad implementare.
Tale iniziativa è stata preceduta da una diffida, riscontrata dalla multinazionale in modo generico. In particolare, pur dimostrando di avere conoscenza delle criticità esistenti, l’impresa non ha compiutamente assolto ai propri doveri, così come previsti e disciplinati dalle Linee Guida dell’OCSE, relativi all’adozione di sistemi efficaci per identificare, prevenire e ridurre le possibili violazioni dei diritti umani nell’ambito della catena di fornitori di cobalto o altri minerali provenienti originariamente dalla Repubblica Democratica del Congo.
Le associazioni firmatarie hanno quindi interpellato il Punto di Contatto Nazionale perché presti i suoi buoni uffici affinchè il gruppo Stellantis renda pubblici i dati e le informazioni rilevanti e adegui la propria condotta alle Linee Guida.
Si auspica un accoglimento dell’istanza da parte del Punto di Contatto Nazionale, per poter avviare il procedimento negoziale ed ottenere quanto richiesto.
Nel promuovere questa iniziativa, FOCSIV conferma il proprio impegno nel promuovere uno sviluppo sostenibile fondato sul rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, nel quale le imprese possono giocare un ruolo chiave e proattivo, allineandosi a quanto previsto a livello internazionale ed europeo in tema di due diligence, anche con riferimento alla recente proposta di direttiva EHRDD attualmente in discussione in sede europea.
Di seguito le organizzazioni firmatarie della diffida:
AOI, Associazione Arcobaleno, Diritto Diretto, Fairwatch, La rosa Roja, Sulla Strada, CeVI, Chiama l’Africa, CILAP, CODISARD, Federazione Organizzazioni Cristiane Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV), Federazione per l’Economia del Bene Comune in Italia (FEBC), FORUMSAD, Human Rights International Corner, Mediterraneo (HRIC), Siamo Noi, Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo (MLFM), Nigrizia, Progetto Continenti, Solidarietà e Cooperazione – CIPSI, Time for Africa, V.I.M. Volontari Italiani per il Madagascar, Voglio Vivere Onlus.