La Commissione Europea promette una legislazione obbligatoria sulla due diligence nel 2021

Lo scorso mercoledì 29 aprile, durante un webinar organizzato dal gruppo di lavoro del Parlamento europeo sulla condotta responsabile delle imprese (RBC), e presieduto dall’eurodeputata Heidi Hautala, il Commissario per la Giustizia Didier Reynders ha annunciato che la Commissione Europea presenterà il prossimo anno un’iniziativa legislativa obbligatoria sulla due diligence per le imprese.
L’annuncio del Commissario arriva dopo la pubblicazione dello studio sugli obblighi di due diligence attraverso le catene di fornitura condotto dal British Institute of International and Comparative Law e recentemente pubblicato dalla Commissione, i cui risultati sono stati presentati da Reynders nel corso del webinar.
Lo studio, che ha fornito una panoramica delle attuali pratiche di mercato e una valutazione delle diverse opzioni normative per il futuro, ha confermato che le misure volontarie non sono state efficaci nell’incoraggiare le aziende a identificare, contabilizzare e mitigare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente nelle loro catene di fornitura. Da qui evidenziando la necessità di una legislazione obbligatoria a livello europeo, che assicuri un accesso effettivo ai rimedi per le vittime e le comunità colpite e renda effettiva la responsabilità per i danni causati dalle imprese.
La necessità di responsabilità aziendale è diventata ancora più urgente ora che l’Europa è colpita da una crisi sanitaria, economica e sociale, innescata dalla pandemia di Covid-19, che sta avendo un impatto devastante sui diritti umani nei paesi in via di sviluppo e sta mettendo a nudo la vulnerabilità del nostro modello economico.
Il messaggio del Commissario alle aziende è che agire in modo sostenibile e responsabile paga. Le crisi della Covid-19 hanno dimostrato che le imprese che hanno adottato misure ambientali, sociali e di governance, resistono meglio alle tempeste e superano le altre. Ha anche affermato che questa iniziativa legislativa, non più differibile, sarà parte essenziale sia dell’European Green Deal che del Covid – 19 recovery package.
Questi alcuni dettagli della proposta che la Commissione avanzerà nel 2021:
- L’iniziativa legislativa stabilirà requisiti obbligatori per le aziende dell’UE, andando oltre le misure volontarie.
- L’ambito di applicazione dell’iniziativa, che sarà intersettoriale per non portare alla frammentazione del mercato, coprendo l’intera catena di fornitura e tutti i rischi legati alle imprese, compresi i diritti umani, sociali e ambientali.
- Alla domanda se l’iniziativa concederà un periodo di transizione per consentire alle aziende di adeguarsi alle nuove regole, Reynders ha sottolineato che “dobbiamo agire ora”.
- L’iniziativa coinvolgerà le aziende di tutte le dimensioni, e le PMI riceveranno un trattamento ad hoc per rendere sostenibile l’applicazione della normativa.
- ‘iniziativa si baserà fortemente sulle UNGP, sull’OCSE e sui quadri dell’OIL e coinvolgerà tutti i soggetti interessati, compresi i sindacati.
- Rispetto alla necessità di garantire il rispetto di questa futura normativa e l’accesso alla giustizia per le vittime, Reynders ha annunciato che saranno previste sanzioni, dal momento che “un regolamento senza sanzioni non è un regolamento“, e ha suggerito una possibile rete di autorità di vigilanza a livello nazionale, coordinata a livello europeo.
- Per quanto riguarda i rimedi per le vittime, il dibattito è ancora poco sviluppato, ma il Commissario ha convenuto sulla necessità di prevedere la responsabilità civile, e ha suggerito di esaminare i meccanismi comunitari esistenti, come le norme proposte sulle azioni rappresentative per la tutela degli interessi collettivi dei consumatori.
L’iniziativa di Reynders è sostenuta significativamente anche dalla Germania, che assumerà la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea nella seconda metà del 2020 e che ha assicurato il suo appoggio all’iniziativa della Commissione.
“Sono lieto dell’impegno che il Commissario Reynders ha dimostrato verso la protezione dei diritti umani e dell’ambiente attraverso una legislazione di due diligence obbligatoria a livello europeo con un meccanismo applicabile in tutti i settori. Non dovremmo ricostruire la vecchia economia, ma una nuova economia più verde, più sostenibile e più resiliente”, ha commentato l’eurodeputato Hautala.
Questa è una pietra miliare nella lotta della società civile per l’introduzione di norme vincolanti sulla responsabilità delle imprese. Dopo molti anni di insistenza su misure volontarie per le imprese, la Commissione ha finalmente compreso l’urgente necessità di una migliore protezione dei diritti umani e dell’ambiente e l’importante ruolo che le imprese devono essere obbligate – e non solo incoraggiate – a svolgere”, ha dichiarato Claudia Saller, Coordinatrice della Coalizione Europea per la Giustizia d’Impresa (ECCJ).
Gli sviluppi legislativi e politici in diversi Stati membri dell’UE hanno certamente contribuito ad aprire la strada ad un’iniziativa a livello europeo. L’annuncio fatto da Reynders sembra confermare che la Commissione è decisa a cogliere questo slancio e il chiaro mandato derivante dai risultati dello studio per intraprendere un’azione legislativa verso un quadro solido per tutte le imprese di tutti i settori. Solo combinando la due diligence con adeguati meccanismi di responsabilità aziendale e di applicazione delle norme sarà possibile garantire l’efficacia di questa futura legislazione.
L’Europa sarà sostenibile per tutti – e FOCSIV lavora in questa direzione anche con il progetto Make Europe Sustainable for All – se l’Unione e i suoi stati membri si assumeranno la responsabilità coraggiosa di regolare la dovuta diligenza delle imprese nelle loro filiere di fornitura per rispettare i diritti dei lavoratori e della natura!
Per approfondimenti:
– Study on due diligence requirements through the supply chain – testo integrale
– Study on due diligence requirements through the supply chain – sintesi
– Trascrizione dell’intervento del Commissario alla Giustizia Didier Reynders