La Flotilla e le Chiese: è importante non abbandonare GAZA

Fonte immagine Il genocidio non va in vacanza, la lotta neanche. Supporto alla Global Sumud Flotilla – MERA25 Italy
La Rete AOI con FOCSIV sostiene la missione umanitaria non violenta della Global Sumud Flotilla (Sail to Gaza – Collective Action for Gaza), in coerenza con la priorità associativa di garantire sicurezza e aiuti alla popolazione civile nella Striscia di Gaza e la fine dell’occupazione militare israeliana.
“Un’iniziativa civile forte e non simbolica – dichiara la presidente Focsiv Ivana Borsotto, in risposta al genocidio, con l’obiettivo di rompere l’assedio disumano in corso contro il popolo palestinese e portare aiuti a Gaza. E’ fondamentale dare sostegno e voce alla Flotilla: non è solo testimonianza ma cittadinanza globale e impegno concreto per la pace, la giustizia, la dignità e la sacralità della vita umana”.
“Vorrei tanto essere su una delle imbarcazioni che dall’Italia partirà il 30 agosto per aggiungersi il 31 a Barcellona alle altre che navigheranno verso Gaza, in rappresentanza delle delegazioni della società civile di 44 paesi. Un’iniziativa non violenta autorevole, niente affatto simbolica: l’obiettivo è rompere l’assedio israeliano della Striscia e portare gli aiuti umanitari. Sicuramente, da parte israeliana ci sarà il blocco e forse ancora una volta i fermi per le persone e le espulsioni. Per questo è indispensabile dare sostegno e voce alla Global Sumud Flotilla: non è “vellitarismo”, non è testimonianza, è presenza attiva e cittadinanza globale, come lo sono state in passato le marce di Time for Peace per la Palestina e in ex Jugoslavia, di recente le due Carovane che hanno raggiunto dal Cairo il valico di Rafah promosse da AOI con altre organizzazioni, le recenti missioni della Freedom Flotilla e di Pax Christi. “ dichiara Silvia Stilli, Presidente della Rete AOI.
La rappresentazione della vita quotidiana nella Striscia è quella delle uccisioni deliberate della popolazione civile e dei giornalisti che mostrano al mondo l’orrore del genocidio, della distruzione anche dei presidi sanitari rimasti, delle morti per denutrizione e malattie. Negli ultimi giorni stiamo assistendo all’avanzata delle forze militari israeliane alle porte di Gaza City e ieri all’ordine di evacuazione dei centri di rifugio del complesso greco-ortodosso di San Porfirio e quello latino della Sacra Famiglia.
“Le dichiarazioni di persone della cultura e dello spettacolo contro l’invasione di Gaza e il genocidio, le richieste della società civile dell’apertura dei valichi e dell’entrata degli aiuti distribuiti sotto il controllo delle Nazioni Unite e le iniziative e interrogazioni parlamentari hanno l’obiettivo di pretendere una posizione ferma di condanna dal nostro Governo e il riconoscimento del diritto per il popolo palestinese ad uno Stato. La Rete AOI con FOCSIV continuerà a rafforzarle, auspicando maggiore convinzione di tutti e unitarietà. La Global Sumud Flotilla è un’azione civile forte in risposta alla violenza e alla grave impasse della politica e della diplomazia.” conclude Silvia Stilli
Le Chiese non abbandonano GAZA
FOCSIV con AOI è solidale e vicina ai Patriarchi della Chiesa Cattolico Latina e Greco-Ortodossa a Gerusalemme e ai loro sacerdoti, suore e comunità che non intendono evacuare da Gaza City (I Patriarchi: «Le nostre Chiese non lasceranno mai la gente di Gaza»).
Le organizzazioni di AOI denunciano ancora una volta il silenzio complice della comunità politica internazionale di fronte alle violazioni dei diritti e la volontà di colpire la popolazione civile di Gaza da parte di Israele, nell’intento dell’annessione totale della Striscia.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ieri ha discusso la questione delle morti per mancanza di cibo nella Striscia di Gaza, a seguito delle ripetute denunce da parte delle Agenzie Umanitarie: 13 Paesi che lo compongono si sono espressi per un’azione immediata contro la crisi alimentare causata dall’uomo. Tra questi Francia, Grecia, Danimarca, Regno Unito e Slovenia per l’area geografica europea.
Questo il commento della Presidente di AOI Silvia Stilli: “Affamare in primis bambini, donne, anziani, disabili e tutti i gazawi è un’arma proibita dal diritto umanitario internazionale. Come organizzazioni di solidarietà e cooperazione internazionale continueremo a sostenere che il sistema delle Nazioni Unite indica il quadro legislativo universale di riferimento per affrontare gli orrori che si sono consumati dal 7 ottobre 2023 ad oggi: dalla strage in territorio israeliano con gli ostaggi, alla risposta dell’invasione israeliana con il genocidio a Gaza, alle violenze di coloni e militari in Cisgiordania. La Corte Internazionale di Giustizia è l’autorità unica per individuare i colpevoli di questi crimini ed emettere le sentenze.
In questa giornata in particolare, a nome delle organizzazioni della Rete AOI, dichiaro il sostegno alle comunità cattoliche e ortodosse della Striscia che hanno deciso di restare accanto alla popolazione civile nonostante l’intimazione di evacuare dalle loro chiese e dai rifugi per gli sfollati da parte dell’esercito israeliano. Esprimo un ringraziamento sincero e l’assoluta vicinanza da parte di AOI al Cardinale Patriarca cattolico dei Latini in Terra Santa Pierbattista Pizzaballa e al Patriarca dei Greco Ortodossi Teofilo III per aver comunicato Urbi et Orbi che i sacerdoti e le suore non evacueranno da Gaza City, non fuggiranno a Sud, ma resteranno accanto alle vittime civili palestinesi di violenze, prigionia, sfollamento di massa deliberato e forzato, tutte azioni ingiustificate di vendetta da parte di Israele. Queste dichiarazioni nette ed esplicite sono la più autorevole condanna al genocidio in atto nella Striscia, che mi auguro rappresentino una doccia fredda in grado di risvegliare non solo le coscienze delle persone credenti nelle due fedi cristiane finora silenti, ma soprattutto la politica e la diplomazia internazionale”