L’Albania non si scorda più
Arrivata dapprima per tre mesi di tirocinio a Fier in Albania, sono stata accolta da un mondo sconosciuto che si è rivelato un autentico tesoro nascosto. Sono ritornata poi grazie al Servizio Civile Universale. Quando ho varcato per la prima volta la soglia di questa città albanese, non sapevo cosa aspettarmi. Sarei stata lì per un breve periodo, un’opportunità di apprendimento in un contesto nuovo e stimolante. La gente accogliente, la cultura ricca e le tradizioni affascinanti mi hanno conquistato. Non potevo fare a meno di sentire che ci fosse ancora tanto da esplorare e da imparare.
La decisione di tornare non è stata solo dettata dalla volontà di approfondire la mia conoscenza del territorio, della lingua e delle persone, ma anche dal desiderio di contribuire alla comunità che mi aveva aperto le porte con tanta generosità.
Proprio per questo sto continuando a seguire l’iniziativa, legata alle progettualità dell’Unione Europea, “Spreading Social Enterprise: training, work and inclusion”, che mira a rafforzare l’inclusione delle persone più a rischio di esclusione sociale attraverso corsi di formazione professionale, opportunità di lavoro all’interno della comunità di Fier e incoraggiando la creazione di imprese sociali, non solo a livello locale, ma con l’ottica di avere un impatto anche a livello nazionale.
Personalmente, mi divido tra responsabilità di comunicazione, quindi di promozione delle attività di ENGIM e del progetto, e mansioni di natura più burocratica. Questo binomio mi permette di avere una conoscenza più ampia e di potermi mettere in gioco.
Le giornate con i miei colleghi, specialmente con quelli albanesi, sono arricchite dalla condivisione delle storie di vita, da momenti di scherzo e dal lavoro; in questa routine va a generarsi un intreccio di esperienze e emozioni che mi sta facendo sentire accolta e motivata.
Per quanto riguarda i miei compagni in Servizio Civile, sono semplicemente fantastici! In questo impegnativo viaggio iniziato a luglio abbiamo creato un legame forte di sostegno reciproco, che risulta spaziare ben oltre l’essere operatori volontari. Questo vale non solo con i miei compagni a Fier, ma anche con i civilisti presenti a Valona. Ci sosteniamo a vicenda nei momenti di sfida, celebrando insieme i successi e condividendo le fatiche quotidiane.
In questi mesi in Servizio ho potuto rafforzare il mio legame con l’Albania, anche recandomi in luoghi e realtà che nella scorsa esperienza non avevo visitato. Oltre ad essere paesaggisticamente bellissima, mi sento di poter affermare che il cuore delle persone, non solo di Fier, ma di tutta l’Albania, batte con una gentilezza innata e una profonda spontaneità. Le persone di Fier mi hanno aperto le porte del loro mondo, condividendo la loro storia e il loro spirito accogliente. Inoltre hanno dimostrato un intenso senso di dedizione ed attaccamento alla loro comunità e un amore palpabile per la propria terra. Il periodo in Albania rimarrà inciso nel mio cuore come un capitolo prezioso di esperienze, amicizie e lezioni apprese che porterò con me per tutta la vita.
Dea Nicoletta Continolo, Casco Bianco a Fier, Albania con ENGIM