Mettere i più vulnerabili al primo posto nell’emergenza Coronavirus
Focsiv membro della rete GCAP Italia e internazionale fa sua la dichiarazione della rete riguardo l’emergenza Coronavirus. Una dichiarazione che riverbera i messaggi di papa Francesco e che sottolinea come il grande problema della disuguaglianza e degli scarti umani stia causando nuove marginalità, solitudini, abbandoni e morti con l’emergenza COVID-19. Per far fronte a questa situazione ci vuole una nuova politica fondata sulla giustizia sociale e sulla sostenibilità ambientale in Europa e nel mondo. La dichiarazione sostanzia anche i contenuti del progetto Make Europe Sustainable for All a cui partecipa ENGIM, socio FOCSIV e alleato di GCAP. Di seguito la dichiarazione.
1.Il mondo si trova ad affrontare un’emergenza globale che colpisce persone e Paesi senza distinzioni. In questo particolare momento il Global Call for Action against Poverty (GCAP), con tutte le sue Coalizioni Nazionali, vuole condividere le sue preoccupazioni e la sua solidarietà con tutte le persone che soffrono della pandemia del coronavirus e con tutte le comunità che lottano contro l’epidemia. Il nostro motto politico è “Stand Together” per lottare per la giustizia sociale, contro la povertà e le disuguaglianze. Oggi vogliamo stare insieme a coloro che soffrono, alle famiglie delle vittime e a tutte le comunità colpite. Vogliamo anche condividere un ringraziamento speciale a tutte le persone che lavorano per fermare l’epidemia, nei sistemi sanitari e in tutti gli altri servizi fondamentali, e alle persone che assistono coloro che sono in difficoltà.
2.GCAP è attivo nella promozione dello Sviluppo Sostenibile nel quadro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con un’attenzione particolare alla denuncia e alla riduzione delle disuguaglianze. Il nostro impegno principale dal 2016 è la Campagna Volti della Disuguaglianza, dove tutte le nostre Coalizioni Nazionali lavorano per mostrare i diversi tipi di disuguaglianza esistenti nei loro Paesi, creando spazi per far sì che le persone alzino la voce al fine di rendere reale lo slogan “Leave No One Behind”. In questa emergenza siamo consapevoli dei pericoli che corrono i più vulnerabili. Le persone e i gruppi che abitualmente vivono in situazioni difficili sono ancora più vulnerabili in questa emergenza. C’è una preoccupazione particolare per il Sud del mondo, dove i sistemi sanitari e le istituzioni pubbliche hanno limitate opportunità e risorse per affrontare le emergenze. Abbiamo bisogno di una forte solidarietà in tutto il mondo, all’interno e tra le comunità e le nazioni.
Chiediamo ai governi e ai parlamenti di prendere iniziative speciali ed efficaci, mettendo i più vulnerabili al primo posto. In questa emergenza, i gruppi vulnerabili come i rifugiati, le popolazioni indigene, i senzatetto, i disabili, le persone discriminate nel lavoro e gli anziani hanno bisogno di ottenere la stessa protezione degli altri.
Vogliamo sostenere le nostre Coalizioni nazionali e tutte le organizzazioni della società civile e i gruppi di cittadini che lavorano – spesso su base volontaria – per assistere le persone in pericolo in questo momento speciale. Sosteniamo il lavoro della società civile a livello locale e nazionale per agire concretamente e per dialogare con i governi al fine di fornire la necessaria assistenza alle persone.
3.Questa crisi dimostra come i sistemi sanitari pubblici universali siano fondamentali per la vita di tutti i Paesi. Invitiamo i governi a prendere iniziative per rafforzare radicalmente i sistemi sanitari pubblici, al fine di garantire il libero accesso universale alla cura. La salute è un diritto umano fondamentale e deve essere messa in atto in modo reale, non solo proclamata con vuote dichiarazioni. Troppe persone in tutto il mondo non hanno accesso all’assistenza pubblica e non possono permettersi il costo delle cure intensive in caso di necessità o, peggio, devono affrontare la mancanza di un accesso gratuito alla salute. Di conseguenza, chiediamo azioni immediate per rafforzare i sistemi sanitari pubblici e per mantenerli attivamente dopo la fine della crisi, al fine di lavorare per l’accesso universale a sistemi sanitari pubblici di alta qualità su base permanente. Un simile sostegno permanente deve essere radicalmente migliorato e attuato per la ricerca scientifica pubblica al fine di promuovere trattamenti e vaccini, e di rafforzare la capacità dei sistemi sanitari di reagire a crisi pandemiche simili.
Non è solo una questione di governi a livello nazionale. È necessaria un’iniziativa globale per gestire le crisi sanitarie pubbliche come una questione globale, in modo solidale e con corresponsabilità.
4.Al di là della risposta medica, devono essere prese iniziative rapide e adeguate. È necessario ridurre la velocità dell’epidemia e garantire, ora e in futuro, un adeguato tenore di vita. Molti Paesi hanno optato per l’isolamento e la quarantena. Ma dobbiamo ricordare che la grande maggioranza della popolazione svantaggiata del mondo (soprattutto urbana) vive in insediamenti affollati, rendendo impossibile garantire l’allontanamento fisico, e quindi potrebbe essere la più soggetta alle infezioni. Gli esperti e i governi di tutto il mondo dovrebbero prendere in considerazione questa sfida ed elaborare soluzioni che possano funzionare per le comunità dove le famiglie vivono in spazi sovraffollati, compresa la presa in carico di ampi spazi pubblici e strutture adeguate per ospitare i senzatetto e coloro che hanno un’abitazione inadeguata.
Inoltre, è molto importante fornire sostegno al reddito, meccanismi per la gestione del debito e l’accesso al cibo per le famiglie. Il lavoro intelligente è “intelligente”, ma molti lavori non possono essere fatti da casa: tassisti, piccoli commercianti, lavoratori del settore informale pagano un costo più alto a causa della crisi. Stanno perdendo i loro mezzi di sussistenza, e questo spinge le persone nella penuria, nella fame e nell’indebitamento.
5.Questa emergenza dimostra l’importanza di governi responsabili e di come la distribuzione di risorse finanziarie pubbliche debba essere rapida, adeguata, efficace e trasparente.
Abbiamo bisogno di iniziative coraggiose per fornire ai governi liquidità e risorse per il sostegno al reddito, evitando feedback negativi che potrebbero derivare da un’azione non coordinata. Abbiamo bisogno di un’iniziativa speciale per ridurre il peso del debito estero, che sta colpendo troppi Paesi, limitando la loro possibilità di finanziare investimenti innovativi. Abbiamo bisogno anche di un monitoraggio speciale del commercio internazionale per rendere possibile la fornitura dei beni necessari ora, ma anche per fornire un flusso equo di beni indispensabili domani, quando la crisi sarà finita.
6.Affrontare velocemente e fermare la corruzione. Dobbiamo garantire un rapido approvvigionamento di forniture di emergenza, attrezzature e altre risorse vitali, e creare urgentemente nuove strutture sanitarie per fornire una risposta tempestiva a chi ne ha bisogno. La corruzione deve essere fermata nei processi di approvvigionamento attraverso l’applicazione di misure di trasparenza pre- e post-verifica e di reporting pubblico. Non ci sono scuse per la corruzione anche quando un’emergenza crea una richiesta generale di procedure straordinarie e veloci.
Se necessario, i governi dovrebbero prendere in considerazione la requisizione e la nazionalizzazione delle strutture sanitarie private per accelerare la distribuzione di assistenza. Inoltre, durante queste crisi, abbiamo bisogno di standard internazionali per gli appalti pubblici.
7.Un ruolo fondamentale deve essere svolto dalle comunità locali e dai loro leader, come i sindaci. In molti Paesi vediamo sindaci capaci di animare i cittadini e di coordinare gli sforzi per prevenire e proteggere i più deboli. Delegare il potere a livello comunitario è fondamentale per renderli resistenti e per preservare il ruolo dei cittadini come membri attivi delle loro comunità, invece di considerarli come servi che devono obbedire agli ordini.
I governi locali hanno la grande responsabilità di rispondere direttamente alle sfide di contenimento della diffusione del Coronavirus, di fornire reti di sicurezza per i suoi elettori locali e di garantire l’accesso alle cure mediche per gli infetti. Quando la maggior parte dei Paesi è in isolamento, i governi locali e le comunità locali devono lavorare insieme per garantire risposte adeguate e tempestive in caso di emergenza, compresi cibo, acqua e servizi igienici.
8.La salute è un diritto umano fondamentale. Tutti noi dobbiamo condividere lo sforzo per garantirla, ma non dobbiamo dimenticare l’intero complesso sistema dei Diritti Umani. La dignità di ogni singolo essere umano non può essere violata, anche in questa emergenza sanitaria. Anche in questo caso, il rischio di violare i principi e le libertà democratiche può essere elevato. Chiediamo ai governi di prendere tutte le decisioni per limitare la libertà delle persone attraverso processi democratici trasparenti e di limitare rigorosamente il monitoraggio dei dati personali alle sole informazioni necessarie per combattere l’epidemia.
9.L’emergenza che stiamo affrontando è un’opportunità per ricordare che rischi elevati sono affrontati ogni giorno da un numero enorme di persone emarginate. Milioni di persone soffrono la fame, l’ebola, la malaria, la diarrea e altre malattie, la violenza e la guerra. La solidarietà che riusciremo a costruire per affrontare questa epidemia deve essere mantenuta e utilizzata, oggi e domani, per affrontare tutte queste altre emergenze umilianti, anche se riguardano persone senza voce.
10.Chiediamo ai governi di dimostrare il loro impegno a mettere in atto un’azione rapida, adeguata, efficace e trasparente per proteggere la vita di tutti a partire dai più vulnerabili.
Chiediamo a tutti di condividere questi impegni per rafforzare la nostra capacità di superare la crisi e di stare insieme, oggi e domani, per costruire un mondo migliore, sicuro e sostenibile, combattendo le disuguaglianze, lavorando per la pace e la giustizia, e capace di riconoscere e proteggere la bellezza e la dignità della vita umana per tutti.