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Home News Molti buoni propositi per lo sviluppo sostenibile al forum politico di alto livello

Molti buoni propositi per lo sviluppo sostenibile al forum politico di alto livello

Campagne Scn
28 Luglio 2016
News

Si è concluso la scorsa settimana a New York il Forum politico di alto livello sullo Sviluppo Sostenibile (HLPF), piattaforma delle Nazioni Unite che riunisce i suoi Stati membri  per  monitorare ed implementare l’applicazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il Forum è stato l’occasione per fare uno stato dell’arte ad un anno dall’accordo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, verso un 2030 che non lasci nessuno indietro, ed in particolare per esaminare gli impegni volontari di alcuni Stati, i VNR (Voluntary National Reviews).

Di seguito alcune delle tematiche trattate:

Sradicamento della povertà e sostegno ai bisogni fondamentali: i partecipanti al Forum hanno discusso sull’importanza dei diritti fondiari;  dell’investimento  nelle risorse umane; e della necessità di dare priorità ai più vulnerabili.

Promuovere la crescita economica, la prosperità e la sostenibilità: in particolare si è discusso  dell’innovazione per l’agricoltura e l’industria; di affrontare flussi finanziari illeciti; del ruolo del settore privato nel portare benefici economici, sociali e ambientali per la società; e degli accordi commerciali che sono in conflitto con l’Agenda 2030.

Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, Clima, Oceani ed ecosistemi sostenibili: si è discusso sull’importanza di collegare i risultati dell’ HLPF con l’ HABITAT process III, la conferenza delle Nazione Unite sullo sviluppo urbano sostenibile; di prestare maggiore attenzione agli impatti dell’agricoltura industriale sulla sostenibilità; e di considerare il ruolo degli agricoltori nella creazione di occupazione. L’Italia è intervenuta per richiamare l’attenzione sulla situazione umanitaria in cui si trovano i giovani nel contesto agricolo italiano, cioè la piaga del caporalato.

Creazione di una società pacifica e più inclusiva per potenziare il ruolo delle donne e delle ragazze:  UN Women ha presentato i “dieci comandamenti” per il progresso sulla parità di genere che sono: l’ispirazione, l’indivisibilità, l’integrazione, le istituzioni, l’implementazione, gli investimenti, le informazioni, l’inclusione, l’innovazione e l’impatto.

Interfaccia scienza-politica: si sono raccolti propositi di miglioramenti nel campo della scienza e della tecnologia; è stato sottolineato il ruolo della tecnologia nucleare nel sostenere gli SDGs e  la necessità di un coinvolgimento dei giovani nel campo della scienza, tecnologia e innovazione.

Le ultime due giornate del Forum sono state dedicate alle sessioni sui VNRs (Voluntary National Reviews) durante le quali 22 Stati membri hanno illustrato e discusso assieme l’implementazione dei piani nazionali per l’attuazione degli SDGs. Tra gli interventi più significativi:

-Il Marocco ha esaltato il proprio “Piano Green” improntato su energie rinnovabili, turismo sostenibile, parallelamente con il piano nazionale per lo sviluppo industriale.

-L’Uganda ha affermato che il proprio piano di sviluppo s’incentrerà su agricoltura, turismo e settore minerario, evidenziando l’introduzione di nuove normative per attrarre gli investimenti privati.

-La Germania ha identificato una serie di strategie per ridurre l’impatto ecologico dato dal consumo di risorse naturali, includendo strategie nazionale per la biodiversità ed il consumo sostenibile.

– Il Libano ha chiesto un contributo per investimenti in infrastrutture per creare posti di lavoro. Mentre in Egitto, la Banca Mondiale ha evidenziato la propria disponibilità a sostenere  infrastrutture sostenibili .

– La Francia ha sottolineato gli stretti legami tra il cambiamento climatico e gli SDGs, dicendo che molte degli  SDGs erano stati già inseriti nel preambolo dell’accordo di Parigi. Ha affermato che le leggi del suo paese, sulla transizione energetica e sulla biodiversità sono due “pilastri” che sostengono i suoi impegni verso l’ambiente.

– Anche la consueta “controcorrente”  Cina  ha affermato di aver incorporato gli obiettivi dell’Agenda 2030 nel proprio Piano di sviluppo quinquennale e di voler fare “di più” per combattere il cambiamento climatico.

I leader politici hanno  inoltre adottato una Dichiarazione Ministeriale con la quale riaffermano l’importanza di non lasciare nessuno indietro nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, sottolineando che lo sradicamento della povertà in tutte le sue forme costituisce la più importante ed indispensabile sfida globale per lo sviluppo sostenibile.

La Dichiarazione enfatizza il mandato dell’HLPF nel fornire leadership politica, orientamenti e raccomandazioni in merito all’attuazione dell’Agenda 2030, nell’incentivare politiche basate su evidenze scientifiche ed esperienze nazionali e nell’affrontare le questioni nuove ed emergenti.

I Ministri riconoscono inoltre la relazione tra sviluppo sostenibile e pace e sicurezza, enfatizzano il rispetto universale per i diritti umani e affermano che pace, uguaglianza e giustizia sono pilastri fondamentali per far sì che nessuno sia lasciato indietro, obiettivo chiave su cui verte l’intera dichiarazione.

  • Tramite la Dichiarazione i Ministri “invitano a rimuovere gli ostacoli per un pieno diritto all’auto determinazione di quelle popolazioni ancora sotto l’egida coloniale o di governi stranieri, che continuano incessantemente a colpire lo sviluppo economico sociale così come il loro ambiente”.
  • La Dichiarazione riconosce che l’Agenda 2030 richiede un partenariato globale rivitalizzato per garantire gli impegni per uno sviluppo sostenibile ed approva la decisione presa in Giugno 2016 sull’importanza del Rapporto di Sviluppo Sostenibile Globale (GSDR).
  • I leader politici riconoscono il ruolo dei consessi regionali e territoriali per l’attuazione dell’Agenda 2030 e ribadiscono che ogni paese deve affrontare sfide specifiche nel perseguire lo sviluppo sostenibile, con particolare attenzione ai paesi africani, i paesi meno sviluppati (PMS), i paesi in via di sviluppo (PMS), piccole isole in via di sviluppo (SIDS) e paesi in situazioni di conflitto e post-conflitto.

 Le Dichiarazione conclude affermando che “l’entusiasmo, l’innovazione, la dedizione di tutti gli attori coinvolti, in partenariati collaborativi, nell’implementazione dell’Agenda 2030 sta mostrando che questa è una Agenda dei popoli e per i popoli.”

Per ulteriori approfondimenti sull’HLPF si consulti il seguente link.

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