NEL SAGGIO DI GANDOLFI E RIZZI IDEE PER UNA NUOVA CULTURA DELLA COOPERAZIONE
Il testo “Diritti dell’uomo e cooperazione internazionale: l’etica della reciprocità” di Stefania Gandolfi e Felice Rizzi mette chiaramente in evidenza il dialogo esistente tra diritti dell’uomo e cooperazione internazionale.
“Il volume sottolinea un modo nuovo di guardare alla povertà e alla cooperazione che non si basa solo sul risolvere specifici problemi, ma anche e soprattutto sulla capacità di fornire giuste risposte sulla dignità delle persone, proprio partendo dalla tutela dei diritti umani – dice il Presidente FOCSIV Gianfranco Cattai -. Una visione che come Federazione condividiamo profondamente e che rispecchia la nostra idea di cooperazione”.
I diritti dell’uomo divengono dunque strumento essenziale per combattere le ingiustizie, per denunciare le violazioni, per ridare dignità e identità alle persone in un mondo purtroppo sempre più carico di ostacoli e frontiere. “Frontiere che non sono solo quelle fisiche, ma sono quelle più sottili fra ricchi e poveri, fra coloro che sono cittadini a tutti gli effetti e coloro che ancora aspirano a diventarlo” sottolinea Cattai.
Il concetto di dignità assume quindi un valore ancora più forte. Esso è fortemente connesso con il pieno riconoscimento dei diritti umani quali strumenti che proteggono questo valore assoluto. I diritti umani, infatti, difendono i valori legati alla dignità dell’uomo, legittimano gli obiettivi di giustizia sociale, definiscono le priorità dello sviluppo in modo che ognuno possa pienamente godere di una vita degna di essere vissuta oltre a permettere alle persone di ricorrere alla giustizia nel caso in cui i loro diritti vengano messi in discussione.
E in tutto questo la cooperazione internazionale si delinea come indicatore fondamentale per ridare dignità alle istituzioni sociali e metterle al servizio della comunità e delle persone. Gli autori Gandolfi e Rizzi affermano: “La cooperazione rappresenta l’orizzonte che guida e ispira la società e si configura come lo spazio delle relazioni, delle rinegoziazioni, del partenariato fra comunità e società sempre a partire dalla valorizzazione e dal riconoscimento delle diversità”.