ONG NELLO SCANDALO: QUEGLI ABUSI TRADISCONO I VALORI PER CUI ESISTIAMO

Di seguito l’intervento del Presidente Gianfranco Cattai sullo scandalo che riguarda le Ong.
L’articolo cartaceo è presente nel numero 8 del settimanale Famiglia Cristiana.
Impegnarsi nella cooperazione internazionale è una grande responsabilità: ci mettiamo in relazione con persone e comunità che non hanno speranza di futuro, private dei diritti fondamentali, in situazione di emergenza permanente. La nostra presenza, al di là degli aiuti materiali, è quella di porre l’attenzione sulle ingiustizie nelle quali vivono. Bisogna testimoniare che ci sono dei valori che danno il senso alla nostra solidarietà, che non è mera filantropia.
Un comportamento individuale improprio non solo compromette il significato della nostra presenza, ma è in profonda contraddizione con l’obiettivo che è fondamento del nostro impegno e del nostro essere presenti in 80 Paesi: costruire un mondo più equo e più giusto. Rispetto alle accuse di abusi che coinvolgono alcune Ong straniere, come presidente delle 82 associazioni italiane che compongono FOCSIV ho l’obbligo di mettere in evidenza che i temi della solitudine, della lontananza dagli affetti, della vita sessuale di ciascuno sono preoccupazioni fondamentali che da sempre ci poniamo. I nostri organismi, molti dei quali nati sull’onda dell’enciclica Populorum progressio, hanno sempre seguito alcuni criteri fondamentali nel presentare la proposta del servizio volontario: selezione, come metodo di scelta reciproca tra persona e associazione, formazione individuale e di gruppo. Non bisogna mai lasciare solo chi è sul campo, a maggior ragione quando si trovi in condizioni geografiche, sociali, climatiche, politiche complesse. Le nostre Ong non si limitano all’invio del volontario, ma seguono il suo accompagnamento nelle varie località.
Certo, abbiamo strumenti che ci permettono di riflettere nella fase di formazione su chi partirà e che ci consentono di intervenire nel caso di mancato rispetto delle regole. In particolare la “policy sulla tutela di bambini, bambine e adulti vulnerabili”, sottoscritta dalle nostre Ong, è molto chiara: un codice di condotta in 17 punti ove è la trasparenza la modalità secondo cui ci impegniamo a procedere in caso di sospetto maltrattamento, abuso o sfruttamento. La strategia è dunque quella di lavorare sulla prevenzione, sulla formazione e sull’accompagnamento.
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