L’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI) in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma ha organizzato la Tavola Rotonda “Making the Charter of fundamental rights of the European Union a living instrument” nell’ambito dell’omonimo progetto europeo finanziato dalla Commissione europea – lo scorso 13 febbraio 2014 presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione a Roma – a cui hanno partecipato gli studenti del Master in diritti umani.
Per la FOCSIV è intervenuto come relatore Mauro Travasso della ONG federata PRO.DO.C.S. insieme a Fabrizio Paolini della CGIL – Segretariato Europa, Laura Stopponi della Caritas italiana – Ufficio Europa, e ai professori Giuseppe Palmisano e Carlo Curti Gialdino.
Si è discusso del questionario somministrato dall’ISGI alle ONG, ai sindacati e agli operatori della società civile in merito alla Carta Europea dei diritti fondamentali. Si allegano le risposte per FOCSIV fornite da Anna Maria Donnarumma, PRO.DO.C.S.
In particolare, per la FOCSIV si è evidenziato il lavoro svolto all’interno delle attività di EYCA 2013 in merito ai diritti di cittadinanza per i cittadini europei e dei Paesi terzi, e al tema della migrazione, sottolineando le carenze della Carta Europea nel riconoscere ai TCN (Third Countries Nationals) legalmente residenti nel territorio dell’Unione gli stessi diritti di cittadinanza, anche se non in pienezza per quelli politici, di cui godono i cittadini europei.
Il tema centrale è infatti quello di universalizzare tutti i diritti fondamentali ad ogni persona, a prescindere dalla sua appartenenza nazionale, garantendo il suo diritto alla partecipazione della costruzione della comunità di residenza anche solo con un voto di elettorato attivo. Ciò vuol dire che il TCN, legalmente residente in uno Stato membro dell’UE, possa votare per il Parlamento europeo, anche se non vota per il Parlamento dello Stato membro in cui risiede.
Tra le altre criticità emerse, i relatori si sono concentrati infine sul problema di utilizzare un linguaggio comprensibile e strategie di impatto in materia di diritti fondamentali sanciti dalla Carta Europea che siano veicolabili e assimilabili da parte di tutti i cittadini a fronte del crescente Euro scetticismo. FOCSIV, rimarcandone l’importanza, ha riportato anche l’esempio dello spirito dell’EYD 2015 (Anno Europeo dello Sviluppo) con cui l’UE vuole far capire in maniera chiara e fluida ai cittadini europei perché parte dei soldi delle loro tasse vengono destinati a finanziare progetti di sviluppo nei PVS.
PRO.DO.C.S. raccoglie volentieri ogni tipo di esperienza delle ONG federate a sostegno della tematica in oggetto.
A cura di Mauro Travasso, PRO.DO.C.S.
Roma, 20 febbraio 2014