Proteggere la sovranità delle sementi degli agricoltori

Fonte immagine Protecting Farmers’ Seed Sovereignty – CIDSE
Ufficio Policy Focsiv – La lettera aperta, promossa da AFSA, Seed and Knowledge Initiative (SKI), Brot für die Welt, HEKS/EPER Swiss Church Aid e APBREBES, e co-firmata dal CIDSE, di cui Focsiv è membra, e da un’ampia coalizione di organizzazioni della società civile dell’Europa e dell’Africa, solleva serie preoccupazioni riguardo alla richiesta dell’Unione Europea che cinque paesi dell’Africa orientale e australe (ESA) – Comore, Madagascar, Mauritius, Seychelles e Zimbabwe – adottino l’Atto del 1991 della Convenzione internazionale per la protezione delle nuove varietà vegetali (UPOV 1991) come parte dei negoziati in corso sull’Accordo di partenariato economico (APE). L’UPOV 1991 impone severe limitazioni ai diritti degli agricoltori, compresa la loro capacità di conservare, utilizzare, scambiare e vendere le sementi e i materiali di propagazione salvati in azienda, pratiche essenziali per il sostentamento dei piccoli proprietari terrieri e l’agrobiodiversità.
Le ONG africane ed europee stanno esortando i loro governi a respingere questa disposizione. Sostengono che la richiesta dell’UE supera i requisiti dell’Accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS), rappresentando un obbligo TRIPS+ che mina i diritti degli agricoltori e minaccia il diritto al cibo.
La lettera è aperta alle firme fino all’8 settembre 2025 tramite questo modulo.
I firmatari sostengono che:
- L’adozione dell’UPOV 1991 potrebbe minare la sicurezza alimentare, la biodiversità e il diritto degli agricoltori di partecipare alle decisioni che li riguardano.
- Il sistema si è dimostrato inefficace nel promuovere l’innovazione o la diversità delle sementi nei contesti UPOV 1991 esistenti come l’OAPI (Organizzazione africana per la proprietà intellettuale).
- La maggior parte dei paesi dell’ESA non sono membri dell’UPOV e alcuni (come lo Zimbabwe) hanno già leggi sulle sementi adattate a livello locale.
- L’UE sta ignorando i quadri internazionali in materia di diritti umani (ad esempio, ITPGRFA, UNDROP) escludendo gli agricoltori dai negoziati e spingendo ad un modello dall’alto verso il basso.
Nel giugno 2025, CIDSE ha co-organizzato due eventi a Roma, uno con SECAM, AFSA, ESAFF insieme ai suoi partner europei della società civile, ovvero Misereor, DKA-Austria, Broederlijk Delen, CCFD-Terre Solidaire e Focsiv (Quale futuro sostenibile per i sistemi agroalimentari? – Focsiv) in vista della 6a Conferenza ministeriale dell’agricoltura dell’Unione africana e dell’Unione europea, per chiedere un’azione urgente su due questioni critiche: proteggere i sistemi di sementi gestiti dagli agricoltori e fermare l’esportazione di pesticidi vietati dall’Europa all’Africa.
L’altra si è tenuta il 27 giugno presso la sede della FAO, organizzata dai membri africani ed europei del Gruppo di Lavoro sui Sistemi Alimentari della Piattaforma di Coinvolgimento della Società Civile durante la sesta Conferenza Ministeriale dell’Agricoltura dell’Unione Africana (UA) – Unione Europea (UE).
Elenco dei firmatari:
- Agire Alleanza UE
- Centro africano per la biodiversità (ACB)
- Alleanza per la sovranità alimentare in Africa (AFSA)
- Associazione per la selezione vegetale a beneficio della società (APBREBES)
- Biowatch Sudafrica
- Entrambe le ESTREMITÀ
- Carolina Eco Economia Verde
- CIDSE
- Convergence Globale des Luttes pour la Terre et l’Eau Ouest Africaine (CGLTE OA)
- DanChurchAid
- Fondazione pronta per il futuro SA (FRFSA)
- GRAIN
- HEKS/EPER Aiuto Ecclesiastico Svizzero
- Terra vivente (Namibia)
- LVC Africa meridionale e orientale
- Oxfam
- Participatory Ecological Land Use Management (PELUM) Association
- Polo de Competência em Agroecologia-Guiné-Bissau (PCAE-GB)
- Southern African Faith Communities Environment Institute (SAFCEI)
- SWISSAID
- The Eastern and Southern Africa small-scale Farmers Forum (ESAFF)
- The Seed and Knowledge Initiative (SKI)
- West African Committee for Peasant Seeds (COASP)
- ZAAB (Zambia alliance for agroecology and biodiversity)
Zimbabwe:
- Women and Land in Zimbabwe
- Donne e terra in Africa
- Organizzazione comunitaria per lo sviluppo tecnologico (CTDO)
- Gestione ecologica partecipata dell’uso del suolo (PELUM) – Zimbabwe
- Estensione e formazione della ricerca organica partecipativa (PORET)
- Il Forum degli agricoltori biologici dei piccoli proprietari terrieri dello Zimbabwe (ZIMSOFF)
- Verso l’uso sostenibile delle risorse (TSURO) Trust, Zimbabwe
- ZIP-Fambidzanai Permaculture Centre, (FPC), Zimbabwe
- Sviluppo sostenibile del Rinascimento africano (ARSD)
- Centro di consulenza comunitaria Qunu (Sudafrica) QUCAC
Madagascar:
- Centre de Recherches et d’Appui pour les Alternatives de Développement – Océan Indien (CRAAD-OI)
- Femmes en Action Rurale de Madagascar (FARM)
- Réseau des Jeunes pour le Développement Durable (RJDD)
- Collectif pour la défense des terres malgaches – TANY