VOGLIA DI LAVORARE INSIEME

Serena Moser, volontaria in servizio civile ADP in Ruanda.
Nel CENTRE DES JEUNES DE GATENGA, il laboratorio creativo di cui mi occupo ha una grande partecipazione tra ragazzi e bambini (in media 40 al giorno) e vi prendono ancora parte quei ragazzi che a causa di difficoltà motorie sono impossibilitati a fare sport. Sto cercando di impiegare meno possibile i materiali in qualche modo difficili da reperire per i partecipanti, nel caso vogliano poi ripetere altrove quello che insieme proviamo a realizzare e quindi vai coi tappi, ritagli di stoffe, sassolini, bottigliette vuote..Il clima dei laboratori, è sempre amichevole e scherzoso. Un momento piacevole in cui ci si impegna insieme a realizzare qualcosa di bello.
L’ età dei partecipanti è molto differenziata, tanto che ho iniziato a dividere il gruppo in due parti e a proporre due attività creative di difficoltà differenti per paura che i più grandi si annoiassero e i più piccoli facessero troppa fatica. Dopo aver provato questa nuova tecnica ho notato che questo rendeva più difficoltosa la comunicazione. Spesso infatti i più grandi, che conoscono meglio l’inglese, mi aiutano nella traduzione e nei dialoghi con i più piccoli.
Allora ho iniziato a insegnare l’attività ai più grandi e ho lasciato che fossero loro a aiutare i più piccoli. Questa strategia risulta vincente, sia perché i ragazzi più grandi si sentono responsabilizzati e valorizzati, sia perché i piccoli possono essere seguiti meglio e l’attività diventa così piacevole per tutti.
Possibili sviluppi futuri: Vorrei proporre ai ragazzi più grandi di pensare insieme le attività da proporre ai più piccoli.
Nelle attività che riguardano la Garderie AMIZERO, il rapporto con Enata, la maestra e le maman, è piacevole e rilassato. Insieme riusciamo a collaborare e ognuno viene valorizzato e apprezzato. La maestra ora prende iniziativa, decidiamo insieme ogni cosa e non c’è più tempo libero per telefonate o quant’altro.
Tra le attività previste c’è la “Competition”:, un’attività che nel tempo è diventata più divertente del previsto. I bambini disegnano a turno sulla lavagna qualcosa di cui vogliono conoscere il nome in inglese e a fine settimana la competition verte sugli interessi dei bambini. Inoltre siamo attivi nel fundraising creativo: l’attività di produzione di perle di carta risulta essere ancora molto coinvolgente e divertente, tanto che abbiamo dovuto limitarla a un paio di giorni alla settimana, in quanto tendeva ad occupare la totalità del tempo libero dei bambini. Intravedo possibilità di sviluppi futuri: un concorso di disegno tra i bambini, ad esempio, per dare la possibilità a tutti di vincere qualcosa.
Ho la sensazione che lo scambio e il continuo confronto stia facendo molto bene a tutti. Cerco di relazionarmi spesso anche con Florida, la direttrice, per aggiornarla sulle attività, chiederle consigli e parlare un po’. Credo che il clima collaborativo e la voglia di lavorare insieme, ci stiano facendo andar oltre le differenze culturali creando sempre più punti di incontro e scambio.