Il Viaggio dell’Eroe

L’idea di creare un’occasione per stare insieme e parlare di ciò che ci riguarda da vicino come giovani, con le nostre domande, fragilità e speranze era nata quasi per caso – racconta Marta – la sfida di diventare formatori di altri giovani in Servizio Civile ci sembrava una sfida troppo grande. Così, con timore ma anche con tanta determinazione si è concretizzata l’idea che ha poi dato anima all’incontro: ‘Il Viaggio dell’Eroe e la riscoperta di sé’ organizzato il 29 luglio in occasione del Giubileo dei Giovani insieme agli altri volontari impiegati nel progetto di servizio civile “Giubileo 2025: Pace, Giustizia e Dialogo“.
Il Viaggio dell’Eroe è una metafora potente. Racconta di un cammino universale, che appartiene a tutte le culture e a tutte le epoche: un protagonista parte per un’avventura, affronta ostacoli, scopre nuove verità su sé stesso e, alla fine, torna a casa trasformato. È il percorso che ciascuno di noi compie nella propria vita, tra prove, cadute, conquiste e rinascite. Ed è il filo conduttore che ha caratterizzato l’incontro con gli altri volontari del SCU in servizio su Roma che hanno partecipato.
Mentre parlavamo – dice Francesca – sul volto dei ragazzi che ci ascoltavano abbiamo subito notato lo sguardo curioso e partecipativo; immersi totalmente nella storia, argomentando anche loro con riflessioni personali e commenti costruttivi: un’occasione in cui hanno messo in mostra il loro lato emotivo e intimo. E’ stato un momento unico e toccante per tutti.
Eravamo emozionati, agitati, ma anche felici. – conferma Marta – Quando è arrivato il mio turno, ho sentito il cuore accelerare. Ero lì non solo per presentare qualcosa, ma per condividere una parte di me. Mentre parlavo, ho sentito che quelle parole non uscivano solo dalla testa, ma dal cuore. Raccontare esperienze vissute ti mette a nudo, ma allo stesso tempo ti dà una forza nuova: la forza dell’autenticità. Ho visto negli occhi dei ragazzi che mi ascoltavano attenzione, curiosità, quasi un riconoscersi.

E in quel momento ho capito che non ero più solo io a parlare: eravamo tutti, con le nostre storie, a fare quel viaggio insieme”. Per me questa esperienza è stata molto più di un incontro di formazione. È stata una tappa fondamentale del mio percorso di crescita. Mi ha permesso di guardarmi indietro e riconoscere i passi fatti, le cadute superate, le conquiste raggiunte”. E Francesca conferma: “È stata una giornata meravigliosa, in cui ho provato una sensazione di leggerezza e gratitudine che a distanza di tempo ancora sento dentro di me”.
Livia è stata una delle volontarie SCU a cui era rivolto l’incontro: “Il coraggio è quello che mi manca per affrontare la mia vita. Ma quel giorno, ascoltando le mie colleghe, ho capito chi devo essere. Mi sono tatuata metaforicamente il coraggio nel cuore”.
Francesca Pacillo e Marta Migliorelli, volontarie in Servizio Civile con Comunità Solidali
Articolo completo su https://www.solidalinelmondo.org/