ASCOLTARE IL GRIDO DEI POPOLI INDIGENI DELL’AMAZZONIA PER IL BENE DELLA CASA COMUNE
COMUNICATO STAMPA Roma 18 ottobre 2019
ASCOLTARE IL GRIDO DEI POPOLI INDIGENI DELL’AMAZZONIA PER IL BENE DELLA CASA COMUNE.
Una delegazione dei leader dei popoli dell’Amazzonia ricevuti in un’audizione commovente
dalla Comitato Permanente dei Diritti Umani Esteri della Camera dei Deputati.
Il Comitato Permanente dei Diritti Umani della Camera dei Deputati ha ricevuto ieri mattina per un’audizione, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impegno dell’Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni, tre leader indigeni dell’Amazzonia brasiliana, a Roma in occasione del Sinodo, rappresentanti del Consiglio Indigenista Missionario della Conferenza Episcopale Brasiliana e collegati alla FOCSIV, la promotrice di questo incontro con i rappresentanti della politica italiana.
Le testimonianze dei leader indigeni sono state particolarmente intense e toccanti, dando voce alle loro sofferenze causate dagli sfruttamenti incontrollati delle grandi imprese agroindustriali e dall’estrazione mineraria. Sfruttamenti che minacciano un ambiente fragile e la vita di chi vi abita. Il depauperamento della foresta amazzonica è agevolato e promosso dalla politica del Presidente brasiliano Jair Bolsonaro e dagli appetiti di un mercato che uccide, come più volte affermato Papa Francesco.
Ha suscitato particolare commozione la testimonianza di Dona Zenilda, vedova a causa dell’omicidio di suo marito, che, nonostante ciò, non si è fatta intimidire continuando a lottare e a sostenere la lotta del figlio per il diritto alla terra della sua comunità indigena.
La leader ha accusato apertamente il Presidente Bolsonaro di sostenere una politica anticostituzionale che non tiene affatto conto di due articoli della Costituzione brasiliana che sanciscono la tutela dei diritti dei popoli indigeni ed il diritto inalienabile dell’uso da parte dei popoli indigeni delle terre. I tre leader hanno anche affermato che come popoli indigeni si sono assunti il compito di “lasciare una terra senza mali alle nuove generazioni, non solo ai giovani dei loro popoli, ma anche a tutti i giovani del mondo.”
In tal senso, il vice presidente FOCSIV, Nino Santomartino, ha ribadito come “la tutela dei diritti umani dei popoli indigeni è talmente rilevante che coinvolge direttamente tutti noi. Sono anche nostri. Non possiamo non occuparci dell’Amazzonia, questa va intesa come un bene comune universale, come lo sono le nostre Alpi e il nostro Mediterraneo. La situazione dell’Amazzonia dimostra, una volta di più, che ciò che accade nel mondo non è più un fatto locale, ma una questione internazionale. Riguarda tutti noi da vicino, anche se non direttamente, ne siamo comunque responsabili. L’Italia ha quindi il dovere di non indebolire, ma anzi rafforzare la cooperazione internazionale, impegnandosi sin dalla prossima finanziaria.”
La Presidente del Comitato sui diritti umani, Iolanda Di Stasio, commossa ha ascoltato il grido dell’Amazzonia e ha confermato il suo impegno per sostenere i popoli indigeni. Ha inviato una lettera a Conte chiedendogli di farsi portatore presso l’Unione Europea di una risoluzione che riconosca i crimini contro i popoli della foresta amazzonica come crimini contro l’umanità e ha redatto una mozione per la tutela degli attivisti ambientali nel mondo.
Anche gli altri deputati presenti all’audizione si sono impegnati a portare la questione dei popoli indigeni all’attenzione dei propri partiti e ad attivare un dialogo con l’Ambasciatore brasiliano sui diritti di queste persone.
FOCSIV conferma il proprio impegno per l’Ecologia integrale e lo sviluppo sostenibile anche attraverso progetto Make Europe Sustainable for All, cofinanziato dallUnione Europea.
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