CFS: UN PASSO IN AVANTI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE MONDIALE
La Focsiv con l’alleanza internazionale delle organizzazioni cattoliche per lo sviluppo (CIDSE) e con il Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare (CISA) saluta con soddisfazione la conclusione dei lavori del Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare, tenutosi presso la FAO, e in particolare l’adozione del Quadro Strategico Globale che dovrebbe guidare e assicurare la coerenza delle politiche per far fronte alla fame di oltre 800 milioni di persone nel mondo.
Secondo Gisele Henriques, policy officer di CIDSE: “L’adozione del quadro strategico globale (QSG) apre una nuova era nel processo decisionale sull’adozione di politiche coerenti per assicurare il diritto al cibo. Le organizzazioni della società civile hanno dato un contributo importante nella negoziazione di questo documento, ponendo il diritto al cibo e il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura contadina, dei piccoli produttori, dei pastori e delle popolazioni indigene, al centro della decisione politica per la sicurezza alimentare”
CIDSE evidenzia inoltre come il QSG riconosca il potenziale dei sistemi agro-ecologici, il cui ruolo è sostenuto con forza nel nuovo paper che l’alleanza ha pubblicato in Ottobre. Secondo CIDSE la lotta alla fame dipende in primo luogo dall’adozione di sistemi alimentari sostenibili che operano su piccola scala e che sono in grado di far fronte al cambiamento climatico, riducendo le emissioni di gas serra e rendendo la produzione di alimenti più resistente agli eventi climatici erratici.
A sua volta, in merito alla controversa questione degli investimenti responsabili in agricoltura, Nora McKeon di Terra Nuova e membro del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare così commenta: “ La società civile saluta l’adozione dei termini di riferimento sui quali si articoleranno, nei prossimi due anni, i negoziati relativi a quali investimenti, agricoltura e mercati scegliere per sostenere i piccoli produttori e il diritto ai cibo: se quello sostenibile, familiare e diretto ai mercati domestici – che proponiamo noi della società civile – oppure quello industriale e globalizzato che mette al centro le multinazionali, promosso dalla “ New Alliance“ del G8.
Infine, Andrea Stocchiero, policy officer di FOCSIV, sottolinea come “sia necessario un costante e forte impegno degli organismi della società civile al nord e al sud del mondo per seguire la concreta applicazione dei principi e delle linee guida promosse dal Comitato Mondiale per la Sicurezza Alimentare. Il rischio è che quanto concordato a livello multilaterale venga poi disatteso e ostacolato a livello nazionale dai diversi gruppi di interesse. E’ fondamentale allora l’impegno sul terreno, nelle campagne e nelle città, e quindi il ruolo che devono giocare i diretti protagonisti, i contadini, le donne, i pescatori e i pastori, assieme alle diverse organizzazioni della società civile, per il diritto ad un cibo sano e nutriente per tutti”.