ESTRAZIONE MINERARIA, AL VIA IL FORUM SOCIALE A JOHANNESBURG

In tutto il mondo negli ultimi anni abbiamo assistito all’intensificazione dello sfruttamento eccessivo delle nostre risorse naturali attraverso l’estrazione mineraria, l’agricoltura intensiva, la pesca su larga scala, il disboscamento e l’espansione dell’estrazione di petrolio e gas. Questo modello capitalista estrattivo è guidato dal consumo insostenibile e dalla speculazione delle nazioni ricche e delle élite del mondo, che si fondono in grandi multinazionali.
Dal 12 al 15 novembre Johannesburg ospiterà il Forum Sociale Tematico sull’Estrazione Mineraria e l’Economia Estrattiva: circa 300 delegati internazionali, attivisti e rappresentanti delle comunità colpite dal capitalismo estrattivo, rappresentanti religiosi e del mondo del lavoro si riuniranno per costruire una piattaforma politica comune e globale in grado di consolidare la resistenza e avanzare alternative a questo modello.
La rete CIDSE, di cui FOCSIV fa parte, sta sostenendo il Forum con il suo impegno di lunga data per i diritti umani e le alternative all’estrazione mineraria e all’estrattivismo. FOCSIV è impegnata da diversi anni nella Campagna Europea sui Minerali dei Conflitti per chiedere che l’Europa si doti di una legislazione ambiziosa ed efficace che ostacoli il commercio dei “minerali dei conflitti” ossia minerali estratti sotto il controllo di bande armate e signori della guerra che sfruttano le popolazioni locali, le pongono in condizioni di schiavitù e commettono gravi violazioni dei diritti umani piuttosto che contribuire allo sviluppo. I Paesi maggiormente coinvolti in tale commercio criminale sono Repubblica Democratica del Congo e Paesi limitrofi nella regione dei Grandi Laghi, Colombia e Myanmar (Clicca qui per sapere di più sui Minerali dei Conflitti).
Stanno partecipando alle attività del Forum i rappresentanti del segretariato e alcuni rappresentanti delle organizzazioni della rete: CCFD-Terre Solidaire (Francia); DKA (Austria); Fastenopfer, (Svizzera); Misereor, (Germania). Altri, come CAFOD, Inghilterra e Galles; SCIAF (Scozia) e Trocaire (Irlanda) hanno supportato il forum in diversi modi.
In nome del progresso e dello sviluppo, il capitalismo estrattivo ha devastato e degradato vaste aree di terra; ha inquinato fonti d’acqua; ha intensificato il collasso climatico; ha decimato la fauna selvatica, le specie acquatiche e i sistemi viventi; in molti casi, ha portato allo sfollamento e alla distruzione di numerose comunità indigene. E spesso, l’impatto distruttivo di queste attività colpisce maggiormente i più vulnerabili.
Sostenute da governi, élite locali e talvolta anche leader tradizionali, le compagnie estrattive – incluse quelle europee – sono state associate negli anni a violazioni dei diritti umani ed “ecologici”, tra cui persecuzione, criminalizzazione e persino assassinio di coloro che si oppongono ai loro progetti distruttivi.
Il Forum Sociale Tematico culminerà nello sviluppo di un protocollo orientato verso la giusta transizione dal capitalismo estrattivo e che sarà sottoposto alla procedura di adozione presso gli organismi internazionali competenti.
Clicca qui per maggiori informazioni sul Forum Sociale Tematico sull’Estrazione Mineraria e l’Economia Estrattiva
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