Focsiv per la Giornata della Terra
Per noi della FOCSIV la giornata della Terra celebra l’impegno per la cura della casa comune che avviene soprattutto grazie al lavoro dei contadini e dei popoli indigeni. Gli oltre 80 organismi della nostra Federazione operano quotidianamente da anni a fianco di comunità locali del Sud e del Nord per migliorare le condizioni di vita in modo sostenibile, avendo cura della terra, dell’acqua, della biodiversità. Dal 2015 il nostro impegno si è rafforzato grazie all’enciclica di papa Francesco “Laudato Sì” e per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per lo sviluppo sostenibile e per la riduzione delle emissioni di gas serra, in modo da mantenere il riscaldamento del nostro pianeta entro 1,5° centigradi.
La questione climatica è sempre più urgente. I disastri ambientali coinvolgono il nostro paese, il nostro pianeta. Le sue conseguenze sono nefaste soprattutto per le comunità più vulnerabili. Ecco quindi che proprio le comunità che stanno custodendo meglio del nostro modello energiforo ed estrattivo le risorse scarse della terra, sono le più colpite. Sostenere contadini e popoli indigeni, oltre che eticamente giusto, rappresenta il modo migliore per garantire il futuro dell’umanità.
Il recente incontro in Parlamento, organizzato da Focsiv con la Rete dei Centri per l’Etica Ambientale (CepEA) e con la Coalizione per la lotta contro la povertà (GCAP Italia), ha evidenziato la speranza che il movimento dei giovani può portare per il cambiamento delle politiche di sfruttamento incontrollato della terra. L’alleanza tra le religioni, gli scienziati e ora i giovani può costruire una nuova rete di mobilitazione per pervadere l’opinione pubblica e quindi i politici dell’impegno a trasformare il nostro modello di produzione e consumo. Si tratta in particolare di assumere i principi dell’agroecologia per mettere al centro contadini e popoli indigeni, i loro diritti che sono anche la nostra salvezza.
La prossima campagna Focsiv “Abbiamo riso per una cosa seria” rilancerà l’impegno della Federazione a fianco dei contadini e dei popoli indigeni. Oltre 40 iniziative nel mondo per il diritto all’educazione, alla salute, alla terra. La campagna presenterà anche il rapporto “I Padroni della Terra”, il secondo rapporto Focsiv sull’accaparramento delle terra, o land grabbing . Il cambiamento climatico, generato dal nostro vecchio modello produttivo fondato sulle energie fossili, sta deteriorando la fertilità della terra. Il degrado delle risorse sta accelerando la competizione di stati sovrani e imprese nel prendere il controllo delle terre più generose. L’accaparramento di queste risorse sta togliendo la fonte di vita delle comunità e dei popoli indigeni, e le fondamenta della sostenibilità umana su questo pianeta.
Il rapporto mostra diversi casi di land grabbing in Congo, Madagascar, Mali, Etiopia, fino all’Amazzonia. Sottolinea l’esigenza di dotarsi di uno strumento vincolante a livello internazionale per sanzionare i comportamenti insostenibili di imprese multinazionali e per vincolare gli Stati nazionali ad un maggiore e migliore impegno a fianco delle comunità locali (Un Treaty su imprese e diritti umani) . Si chiede quindi al governo e al parlamento italiano di adottare la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di partecipare attivamente alla negoziazione del Un Treaty. Invitiamo quindi a partecipare all’incontro che si terrà il 28 aprile presso il villaggio della terra, organizzato da Hearth Day Italia , con la Campagna “Chiudiamo la forbice” , dove si rifletterà sul rapporto tra disuguaglianze e diritto alla terra, con una anticipazione del rapporto FOCSIV sul land grabbing.
Da parte nostra l’impegno a fianco dei contadini e dei popoli indigeni continuerà a caratterizzarci, aprendo a nuove alleanze con il mondo delle Chiese locali e con i giovani, per un mondo migliore, più giusto e più sostenibile.