GIOVANI PER IL CAMBIAMENTO DI PARADIGMA VERSO L’ECOLOGIA INTEGRALE organizzato da FOCSIV con CIDSE

Dal 23 al 27 settembre 2020 si è svolto presso la Base Scout Agesci di Bracciano il campo GIOVANI PER IL CAMBIAMENTO DI PARADIGMA VERSO L’ECOLOGIA INTEGRALE organizzato da FOCSIV con CIDSE.
Costruire movimenti sociali in rete per cambiare un sistema che provoca cambiamento climatico e disuguaglianze. Trasformare il paradigma per una ecologia integrale. Questo il messaggio principale che è scaturito dal campo.
Durante il campo grazie al contributo di eccellenti relatori ricercatori, volontari, attivisti, ecologi, cooperanti abbiamo avuto la possibilità di approfondire le complessità dei temi legati alla crisi climatica globale e acquisire strumenti per comprenderne meglio i cambiamenti climatici le dinamiche.
Il campo è stata un’entusiasmante esperienza di vita comunitaria condivisa con 30 ragazze e ragazzi arrivati da tutta Italia spinti dal desiderio di condividere esperienze, saperi e le apprensioni per questo nostro Pianeta Terra e per le popolazioni vulnerabili e impoverite.
Questi cinque giorni sono stati un’opportunità di dialogo tra diversi mondi impegnati sulle questioni ambientali, sociali, economiche, politiche per favorire la contaminazioni di linguaggi, e per avviare percorsi condivisi in vista della Cop dei Giovani e la PreCop 26 che si terrà a Milano a fine Settembre 2021, e la COP 26 che si svolgerà a Glasgow a Novembre dell’anno prossimo
Durante le diverse sessioni di lavoro sono state elaborare idee e progette allo scopo per promuovere l’azione individuale e comunitaria nella lotta ai cambiamenti climatici a livello locale e globale, per sensibilizzare e spingere le comunità di appartenenza dei partecipanti e non solo, verso cambiamenti di stili di vita sostenibili per la cura della nostra Casa Comune. Si è approfondita la conoscenza della complessità delle dinamiche del cambiamento climatico, delle sue cause, del percorso delle COP e delle possibilità di influenzare le decisioni dei politici. Si è passati dal globale al locale affrontando la questione del disastro ambientale del lago di Bracciano e della privatizzazione della gestione di un bene essenziale alla vita, l’acqua, così come la questione dell’ecocidio dei popoli indigeni in Amazzonia. Abbiamo cercato di comprendere anche la dinamica dei movimenti sociali, da quelli passati alle nuove manifestazioni di FridaysforFuture ed Extintion Rebellion. Tutto ciò per interrogarci su cosa possiamo fare noi per cambiare un sistema ingiusto che causa il cambiamento climatico.
Siamo riconoscenti a tutti i compagni di viaggio di questo campo FOCSIV che, grazie al grande senso di responsabilità dell’uno nei confronti dell’altro, usando i dispositivi e le distanze di sicurezza, hanno sfidato, timori, perplessità legati all’emergenza COVID Con tutti loro abbiamo voluto sperimentare il confronto in presenza fisica dopo un lungo periodo di webinar, riunioni virtuali e smart working. E’ innegabile il benessere che deriva dalla possibilità di poter comunicare in spazi confortevoli, ma nell’attesa di trovare una cura contro il virus. Dobbiamo promuovere occasioni di incontri fisici in sicurezza, dove la nostra naturale creatività è alimentata dell’incontro della “biodiversità” umana, sociale e culturale e far sì che non venga minacciata.
Questa biodiversità’ si nutre di prossimità’. Se si resta separati e lontani si muore. Diventa imprescindibile la lotta per la giustizia sociale con la tutela, la custodia e la cura dell’habitat naturale, di quell’ecosistema che non sarà mai la rete né tanto meno la Conference call.
Il Campo è stata una sfida dove praticare la vicinanza, l’empatia, la collaborazione delle persone al servizio di progetti comuni per la custodia di nostra Madre Terra.