Gli impegni del fondo clima per il Piano Mattei

Fonte immagine African Development Bank Group su X
Ufficio Focsiv Italia – La cooperazione ambientale è una componente importante dell’aiuto italiano ai cosiddetti paesi in via di sviluppo, per sostenerne la transizione energetica, la mitigazione e l’adattamento al riscaldamento climatico. Il governo Draghi ha emanato una legge per la creazione del Fondo Clima di cui abbiamo già segnalato I primi impegni del Fondo Clima italiano – Focsiv.
Il successivo governo Meloni ha ereditato la legge e gli impegni finanziari, parte di questi, 100 milioni di euro, sono stati messi a disposizione del nuovo Fondo su perdite e danni creato alla COP28 (Meloni a Cop28: da Italia 100 mln euro per Fondo Perdite e Danni) – di cui però non vi sono informazioni sul loro utilizzo, e altri 3 miliardi sono stati indirizzati a sostegno dei paesi africani coinvolti nel Piano Mattei. Per questo la governance del Fondo è stata modificata creando un Comitato Tecnico – Fondo Italiano per il Clima/”Plafond Africa” | www.governo.it–
“Il Comitato Tecnico – Fondo Italiano per il Clima/”Plafond Africa” sovrintende all’indirizzo strategico e alla valutazione dei progetti relativi al Continente africano oggetto di finanziamento con le risorse a valere sulla quota dedicata all’Africa del Fondo Italiano per il Clima e sul cd. “Plafond Africa” di Cassa Depositi e Prestiti, nei settori di intervento indicati dal Piano Mattei per l’Africa (acqua, agricoltura, energia, formazione, infrastrutture, salute).” Questo comitato è composto dalla Struttura di Missione del Piano Mattei presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e da un rappresentante rispettivamente del Ministero dell’ambiente, Ministero dell’economia e finanza, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Le prime riunioni del Comitato sono iniziate nel Novembre del 2024 per una “ricognizione delle iniziative in corso di istruttoria sulla base degli elementi presentati da Cassa Depositi e Prestiti, Gestore del Fondo” adottando un regolamento interno. In seguito si è convocato ogni mese (l’ultima il 4 luglio 2025) per iniziare a decidere quali impegni finanziari prendere rispetto a quali iniziative con i paesi africani. Dai verbali del Comitato si informa che ha finora approvato i seguenti interventi:
- partecipazione in uno “Special Fund” gestito dalla banca multilaterale African Development Bank, per un totale di 100 milioni di euro suddivisi in 90 milioni di euro per finanziamenti a condizioni concessionali e 10 milioni di euro a dono per assistenza tecnica. Lo “Special Fund” si concentrerà sui settori e sui Paesi identificati nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, con principale riguardo ai settori delle energie rinnovabili, del rafforzamento dell’efficienza energetica, delle infrastrutture idriche e dei trasporti sostenibili;
- concessione di un finanziamento per un importo fino a 30 milioni di euro in favore della banca di sviluppo del Ruanda Banque Rwandaise de Développement, per il finanziamento di progetti di rafforzamento della resilienza climatica nel Paese.
- un finanziamento in favore del programma “AGIA-PD” della Banca Africana di Sviluppo per la realizzazione di infrastrutture sostenibili nel continente africano. L’acronimo del programma è “Alliance for Green Infrastructure in Africa – Project Development Fund”, è una iniziativa lanciata dalla Banca con la Commissione dell’Unione Africana e altri partner volta a raccogliere 10 miliardi di dollari per sostenere la transizione ecologica con il settore privato, investendo in progetti infrastrutturali verdi di grande scala. Il fondo ha una struttura di capitale mista (blended) unendo finanziamenti pubblici a dono e commerciali a investimenti privati da diverse fonti (Alliance for Green Infrastructure in Africa Project Development fund secures $10m investment from AfDB). Il Comitato ha inoltre approvato “un finanziamento per assistenza tecnica in favore del programma “AGIA-PD”.
- un finanziamento in ambito agricolo in favore del Senegal in co-finanziamento con IFAD
- un finanziamento nell’ambito del rafforzamento dell’accesso all’energia in favore del Mozambico in co-finanziamento con la Banca Mondiale
Il Comitato ha inoltre approvato le linee guida del cd. “Plafond Africa” dedicato ad interventi a sostegno del settore privato nel continente africano, il piano delle attività e il quadro di riferimento dei limiti di rischio del Fondo, e lo schema di ripartizione delle risorse tra interventi a credito e contributi a dono e la suddivisione delle risorse per annualità.
Nel corso delle sedute sono inoltre presi in esame gli stati di avanzamento di alcune iniziative progettuali e proposte progettuali del Gestore in Nazioni focus del Piano Mattei nel settore dell’energia, dell’agricoltura e della gestione delle risorse idriche, del rafforzamento della resilienza climatica e dell’agricoltura, in particolare nelle filiera del caffé.
Come si può vedere il Comitato è entrato pienamente in azione grazie all’operatività di Cassa Depositi e Prestiti e sono state già prese importanti decisioni per la transizione ecologica dei paesi africani. Al solito si può lamentare una informazione ridotta all’osso: mancano indicazioni di alcuni ammontari finanziari, informazioni più particolareggiate sul tipo di strumenti e interventi, documenti accessibili importanti come il piano di attività e la ripartizione delle risorse tra doni e crediti, un bilancio aggiornato su quanto del fondo è stato impegnato.