La fine del primo atto

Fonte immagine https://scalabrinianfoundation.org/
Il mio percorso di Servizio Civile Universale con la Fondazione Scalabriniana è iniziato il 4 dicembre 2024 quasi per caso. Ero stata inizialmente scartata da un altro progetto, ma un ripescaggio inatteso mi ha portata a conoscere la comunità delle Suore Scalabriniane e a condividere questa esperienza con Vincenzo, l’altro volontario, proprio nell’anno giubilare 2025.
All’inizio avevo poche certezze, ma il progetto Servizio Civile Universale “Giubileo 2025 Pace, Giustizia e Dialogo” ci ha subito coinvolti: un servizio “straordinario”, perché ci vede impegnati per tutto il Giubileo, in un ruolo centrale tra i civilisti. Il percorso di formazione, generale e specifica, insieme agli altri volontari della rete FOCSIV, Engim, Comunità Solidali e ASCS, è stato uno dei momenti più intensi di questa prima parte del cammino.
Con Vincenzo, dapprima sono stata impegnata al centro “Chaire Gynai – Benvenuta Donna”, una casa di semi-accoglienza per donne e bambini migranti a Roma Nord. Anche se dopo quasi sette anni di attività il centro ha dovuto chiudere, sono fiera di aver potuto sostenere, anche solo per un tratto di strada, donne come Tania e la figlia Sofia, Honorine, Katia, Scolastica, Vanessa e la piccola Nahiara, ciascuna con storie e sfide diverse.
Grazie al supporto di Raffaella, nostra Operatrice Locale di Progetto, e delle tutor Hania e Maysa, abbiamo imparato ad essere davvero utili nella quotidianità: tra supporto in cucina e cura dei bambini, questo periodo è passato in fretta, lasciandomi un bagaglio umano che porterò sempre con me.
Non sono mancati i momenti pubblici e di confronto, come la giornata del Giubileo del Volontariato in Piazza Risorgimento e il Giubileo dei Giovani, occasioni in cui il lavoro di squadra e il dialogo hanno rafforzato le amicizie e la consapevolezza di far parte di una comunità unita. In occasione della formazione estiva per i nuovi Caschi Bianchi, i volontari in partenza all’estero, io, Vincenzo e Chiara (altra volontaria in Servizio Civile) ci siamo sentiti parte di qualcosa di più grande, vivendo con empatia l’emozione di chi si prepara a partire per una missione.
Ora il nostro servizio continua nella sede centrale della Fondazione Scalabriniana, in Via Monte del Gallo, dove, insieme a Vincenzo e Chiara, portiamo avanti ogni giorno le attività di servizio condividendo sfide, responsabilità e nuove opportunità di crescita.
Guardando a tutto ciò che è stato fatto finora, sento che si chiude il primo atto di questo percorso. Restano i volti, le relazioni, la voglia di costruire qualcosa di più giusto e accogliente ogni giorno.
Essere parte di questa famiglia, per me, è il dono più grande che il Servizio Civile potesse offrire.
Isabella Luzzi, Volontaria di Servizio Civile Universale con Fondazione Scalabriniana.