Le 10 azioni per la futura leadership europea sullo sviluppo sostenibile
Fonte immagine © Graeme Mackay (mackaycartoons.net)
Ufficio Policy Focsiv- Il 25 gennaio 2024, è stata pubblicata la V edizione del Rapporto sullo Sviluppo Sostenibile in Europa, realizzato dalla Rete delle Nazioni Unite per le soluzioni sullo sviluppo sostenibile (SDSN) in collaborazione con SDSN Europe e il Comitato economico e sociale europeo (CESE). Il rapporto è il principale strumento di monitoraggio dei progressi dell’UE rispetto agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, fissati all’interno dell’Agenda 2030 e nell’Accordo di Parigi.
Stando ai dati raccolti dal rapporto, a metà percorso, nessuno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) sembra essere sulla buona strada per essere raggiunto a livello globale entro il 2030. L’85% dei 140 sotto-obiettivi è in declino o si trova ancora lontano dalla traiettoria auspicata. In base a diverse ricerche scientifiche, è probabile che nell’attuale decennio si raggiungano punti critici ambientali irreversibili.
Il principio “Non lasciare nessuno indietro” mette in evidenza disuguaglianze, soprattutto per l’accesso ai servizi, dove il 90 % dei Paesi europei non ha fatto progressi. Tra i Paesi in cima all’indice SDG c’è la Finlandia, mentre l’Italia è decisamente indietro rispetto al resto dell’UE. Il rapporto individua le cause del rallentamento, tra cui crisi sanitarie, geopolitiche, climatiche e finanziarie. Inoltre, la situazione è resa ancora più critica dalla crescente debolezza della coesione sociale e dalla difficoltà nell’indirizzare rapidamente i risparmi globali verso investimenti mirati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
In occasione del lancio del rapporto, un gruppo di oltre 200 scienziati, esperti e professionisti ha emesso un appello congiunto, indirizzato ai partiti politici e alla futura leadership dell’Unione Europea, in vista delle elezioni europee e del “Summit del Futuro” delle Nazioni Unite. L’appello sottolinea l’urgenza di adottare un nuovo patto europeo per il futuro, indicando dieci azioni prioritarie volte a garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo per le generazioni future.
Il Nuovo Patto Europeo per il futuro
Quest’anno, l’Europa si trova di fronte a due eventi decisivi: da un lato, le elezioni del Parlamento del 2024; dall’altro, si avvicina il prossimo Summit del Futuro delle Nazioni Unite. Entrambi sono di grande rilevanza. A livello regionale, la composizione del nuovo Parlamento e della futura Commissione influenzeranno le dinamiche politiche e la direzione dell’Unione Europea per i prossimi cinque anni. Inoltre, l’Europa sarà chiamata a stabilire le basi per un nuovo “European Deal for the Future“, concordare il bilancio pluriennale dell’UE (2028-2035) e definire l’agenda globale successiva per lo sviluppo sostenibile oltre il 2030.
Mentre, a livello internazionale il “Vertice del futuro: soluzioni multilaterali per un futuro migliore” delle Nazioni Unite previsto per settembre 2024, mira a rafforzare le strutture di governance globale per affrontare sia problemi storici che emergenti. Lo scopo principale del summit è formulare un Patto per il Futuro che favorisca il progresso degli SDG entro il 2030 e oltre.
L’Europa si è contraddistinta per il suo ruolo di leadership nell’adozione degli SDG, con l’implementazione dell’ambizioso Green Deal europeo, che punta a eliminare le emissioni di gas serra entro la metà del secolo. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il progresso verso gli SDG in Europa è stato limitato. Risulta chiaro il bisogno di un approccio globale che includa appieno il Green Deal europeo.
A tal proposito, si chiede ai partiti politici e alla futura leadership dell’Unione Europea di gettare le basi per un nuovo European Deal for the Future. Questo nuovo accordo dovrà affrontare le sfide multiple, implementando l’Agenda 2030 con gli SDG e l’Accordo sul Clima di Parigi, adottando un approccio integrato e una prospettiva a lungo termine per l’UE fino alla metà del secolo.
Call to Action
In occasione del lancio del rapporto, un gruppo di oltre 200 scienziati, esperti e professionisti provenienti da oltre 20 paesi europei ha emesso un appello congiunto, indirizzato ai partiti politici e alla futura leadership dell’Unione Europea, in vista delle elezioni europee e del “Summit del Futuro” delle Nazioni Unite. L’appello mette in luce l’urgenza di adottare un nuovo patto europeo per il futuro, proponendo dieci azioni prioritarieper prevenire situazioni irreversibili dal punto di vista ambientale e sociale. L’obiettivo è attirare l’attenzione sugli Obiettivi globali, tra cui l’Agenda 2030 con i suoi 17 SDG e l’Accordo di Parigi sul clima. Inoltre, i firmatari dell’appello chiedono alla futura leadership europea, entro un anno dalle elezioni, una dichiarazione politica congiunta che riaffermi l’impegno dell’UE per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Le 10 azioni prioritarie
Di seguito riportiamo le dieci azioni prioritarie individuate per la stesura del Nuovo Patto Europeo per il Futuro:
1. Rispondere all’enorme danno dei “punti di svolta sociali” negativi riducendo sostanzialmente il rischio di povertà ed esclusione sociale dei cittadini europei.
2. Raddoppiare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette nell’UE entro il 2050, con importanti progressi entro il 2030.
3. Rafforzare le autorità regionali e locali nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, anche monitorando e segnalando regolarmente i progressi a tutti i livelli.
4. limitare le ricadute negative a livello internazionale e sostenere la trasformazione verso un sistema commerciale sostenibile.
5. Sfruttare il Team Europa per la diplomazia globale degli SDG – Rafforzare la diplomazia regionale e multilaterale, in particolare le Nazioni Unite.
6. Intensificare il ruolo multilaterale dell’Europa guidando gli sforzi globali per riformare l’architettura finanziaria globale.
7. Riorientare i partenariati internazionali dell’UE sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e procedere verso una cooperazione reciprocamente trasformativa.
8. Mobilitare i mezzi finanziari per le trasformazioni verso un futuro sostenibile.
9. Istituzionalizzare l’integrazione degli SDG nella pianificazione strategica, nel coordinamento macroeconomico, nei processi di bilancio, nelle missioni di ricerca e innovazione e in altri strumenti politici.
10. Creare nuovi meccanismi permanenti per un impegno strutturato e significativo con la società civile, compresi i giovani, e all’interno del Parlamento europeo sui percorsi e le politiche degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
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