L’Unione europea adotta un emendamento umanitario per gli aiuti alla Siria
Fonte immagine Terremoto: sono oltre 50.000 i morti in Siria e Turchia (rainews.it)
Ufficio Policy Focsiv – Dopo la Lettera alle Istituzioni italiane ed europee per la Siria – FOCSIV, riportiamo il comunicato stampa dell’Unione che assicura l’impegno a facilitare l’arrivo e la consegna degli aiuti umanitari in Siria.
Terremoto in Turchia e Siria: L’UE modifica le misure restrittive in vigore nei confronti della Siria per facilitare la rapida consegna degli aiuti umanitari. Comunicato stampa: Earthquake in Türkiye and Syria: EU amends restrictive measures in place regarding Syria to facilitate the speedy delivery of humanitarian aid – Consilium (europa.eu)
Le sanzioni dell’UE nei confronti della Siria riguardano il regime di Assad e i suoi sostenitori, nonché i settori dell’economia da cui il regime traeva profitto. Il regime di sanzioni non vieta l’esportazione di cibo, medicinali o attrezzature mediche da parte dell’UE verso la Siria e non riguarda il sistema sanitario siriano. Il regime di sanzioni include un’ampia eccezione umanitaria per garantire la continua fornitura di assistenza umanitaria a qualsiasi parte del Paese.
Il Consiglio rimane profondamente preoccupato per la situazione in Siria, dove il conflitto è lungi dall’essere terminato e rimane fonte di sofferenza e instabilità. Il tragico terremoto del 6 febbraio 2023 ha ulteriormente aggravato le sofferenze della popolazione siriana
L’UE e i suoi Stati membri sono i principali donatori di aiuti umanitari alle persone colpite dal conflitto in Siria. Dal 2011, l’importo totale dei finanziamenti umanitari dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri per la crisi siriana (Siria più Paesi limitrofi) è di 27,4 miliardi di euro. Dopo i devastanti terremoti, l’UE e i suoi Stati membri hanno già stanziato 5,5 milioni di euro per far fronte ai bisogni più urgenti, in aiuti umanitari aggiuntivi a tutte le aree colpite.
In considerazione della gravità della crisi umanitaria in Siria, aggravata dal terremoto, il Consiglio ha deciso oggi di adottare un emendamento umanitario supplementare per facilitare ulteriormente la rapida fornitura di assistenza umanitaria.
L’emendamento si applica per un periodo di sei mesi.
Con questa modifica, l’UE ha rinunciato alla necessità per le organizzazioni umanitarie di richiedere l’autorizzazione preventiva delle autorità nazionali competenti degli Stati membri dell’UE per effettuare trasferimenti o fornire beni e servizi destinati a scopi umanitari a persone ed entità elencate.
Il contesto
Nelle conclusioni del 9 febbraio 2023, il Consiglio europeo ha espresso le sue più sentite condoglianze alle vittime del tragico terremoto del 6 febbraio 2023 e la sua solidarietà alle popolazioni della Turchia e della Siria. L’UE ha ribadito la propria disponibilità a fornire ulteriore assistenza per alleviare le sofferenze in tutte le regioni colpite. Ha invitato tutti a garantire l’accesso umanitario alle vittime del terremoto in Siria, indipendentemente da dove si trovino, e ha invitato la comunità umanitaria, sotto l’egida delle Nazioni Unite, a garantire la rapida consegna degli aiuti.
Il giorno del terremoto, l’UE ha attivato la risposta politica integrata alle crisi (IPCR) per coordinare le misure di sostegno dell’UE in risposta al terremoto, mentre l’8 e il 9 febbraio 2023, rispettivamente, le autorità siriane e il Programma alimentare mondiale in Siria hanno chiesto di attivare il meccanismo di protezione civile dell’UE.
Dieci Paesi dell’UE hanno già offerto tende, sacchi a pelo, materassi, letti, generi alimentari e abbigliamento invernale. Inoltre, l’UE ha finora fornito 3,5 milioni di euro in assistenza umanitaria per coprire i bisogni più urgenti, come denaro per l’alloggio e beni non alimentari, acqua e servizi igienici, salute e ricerca e soccorso.
Il regime sanzionatorio dell’UE è stato introdotto nel 2011 in risposta alla violenta repressione della popolazione siriana da parte del regime siriano e delle persone ad esso collegate e comprende 291 persone soggette al congelamento dei beni e al divieto di viaggio e 70 entità soggette al congelamento dei beni.