NAUFRAGIO NEL MEDITERRANEO
comunicato stampa Roma 24 aprile 2021
C’è speranza per un sentimento di umanità nella vecchia Europa?
“L’ennesima strage che se in inverno si congela lungo la Rotta Balcanica con la bella stagione naufraga nelle acque del Mediterraneo. Corpi alla deriva, corpi che avevano una storia, degli affetti e delle speranze e che in molti casi non avranno il privilegio di una tomba o, per i più fortunati, di un nome sulla propria ultima dimora. Erano persone, non figli di un Dio minore, o semplici numeri da riportare sui documenti della burocrazia europea.
Persone che l’Europa non riconosce, che non vuole o che rimanda nel girone infernale libico, con il quale stringe accordi economici per salvaguardare i propri pozzi petroliferi e quel benessere che poggia i propri piedi sulla pelle di uomini e donne, che hanno avuto solo il destino di essere nati nel posto sbagliato della Terra. Sono loro che l’Europa tratta come scarto, un tributo dovuto per un sistema economico finanziario che consuma, ma non restituisce o ridistribuisce. Sono loro che pagano il prezzo più alto.
Già negli scorsi mesi avevamo lanciato un appello, insieme a tanti altri esponenti della società civile, ai rappresentanti europei e italiani affinché questa strage infinita potesse e possa essere fermata, sollecitandoli ad assumersi la responsabilità politica delle migrazioni con il superamento dei Regolamenti di Dublino e la revisione di procedure meno burocratiche per l’accoglienza e l’integrazione.
Possiamo sperare che l’Europa possa tornare ad esprimere un sentimento di umanità verso questi uomini, donne e bambini? Non c’è più tempo.” ha dichiarato Ivana Borsotto, presidente FOCSIV, a nome del Consiglio e delle 87 ONG socie della Federazione.
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