Salgado: Amazzonia a rischio genocidio
Il grande fotografo, Sebastião Salgado, denuncia a RAINEWS 24 il conflitto aperto in Brasile dall’atteggiamento eversivo del presidente Bolsonaro, che incita la gente a violare la quarantena mentre governatori e sindaci fanno i miracoli per contenere l’epidemia. Alan Friedman intervista in esclusiva per RaiNews24 Sebastião Salgado.
Il grande fotografo denuncia il conflitto aperto in Brasile dall’atteggiamento eversivo del presidente Bolsonaro, che incita la gente a violare la quarantena mentre governatori e sindaci fanno i miracoli per contenere l’epidemia. Spiega che, per questo, la coalizione che lo ha portato al potere si sta disintegrando, perfino l’esercito e le istanze securitarie nel paese lo hanno mollato. Salgado però è soprattutto preoccupato per il destino delle popolazioni indigene dell’Amazzonia. Con l’epidemia l’IBAMA, l’agenzia per la protezione dell’ecosistema amazzonico, ha cessato in pratica di funzionare. In questo momento i territori amazzonici vengono invasi da orde di tagliaboschi, minatori e predicatori che stanno diffondendo il contagio nelle foreste: gli indios sono a rischio di un genocidio simile a quello provocato 500 anni fa dai conquistadores europei. Per questo il grande fotografo chiede alla comunità internazionale di esercitare sul presidente Bolsonaro una pressione simile a quella già vista per difendere l’Amazzonia dagli incendi lo scorso anno.