Velocizzare l’accoglienza dei bambini confinati nelle isole greche per salvarli da COVID-19
Già il 24 Marzo la FOCSIV con numerose organizzazioni della società civile chiedeva all’Europa e in particolare ai suoi Stati membri, di aprire le porte all’accoglienza dei bambini confinati nelle isole greche, sia perché vittime di condizioni inumane sia perché il contagio di COVID-19 stava diventando sempre più preoccupante.
Si tratta di circa 1.752 bambini e ragazzi non accompagnati (senza famiglia) che non possono essere lasciati in condizioni disperate. E’ concreta la possibilità che queste isole diventino grandi focolai del virus. Se la parola solidarietà ha un significato che va oltre frontiere e classi sociali, occorre agire subito.
Per questo abbiamo inviato una nuova lettera ai premier politici degli Stati che si sono dichiarati a favore dell’accoglienza, per chiedere loro di attivare procedure urgenti per il ricollocamento. Il Lussemburgo sta già realizzando il ricollocamento, chiediamo che anche la Germania, la Francia, il Portogallo, la Finlandia, la Lituania, la Croazia e l’Irlanda facciano lo stesso, al più presto.
Abbiamo anche inviato una lettera alla Ministro Lamorgese, chiedendo che il governo italiano sia tra questi stati. Nonostante la situazione di emergenza in Italia, è possibile accogliere alcune decine di bambini, L’Italia ha le risorse e le competenze per farlo. L’Italia potrebbe così offrire il suo volto migliore, di solidarietà verso gli ultimi
Questo impegno di FOCSIV si realizza nel quadro del progetto Volti delle Migrazioni, cofinanziato dalla Unione europea.
Qui puoi scaricare la lettera aperta inviata ai governi europei.