VIA LIBERA AI FARMACI LOW COST: ORA INVESTIAMO NELLA PRODUZIONE LOCALE
La decisione della Corte Suprema Indiana che tutela l’accesso a farmaci a basso costo ferma la speculazione delle multinazionali sui brevetti e rappresenta un passaggio epocale nell’affermazione del diritto alla salute. La sentenza, oltre a favorire l’accesso ai farmaci anche nei Paesi in via di sviluppo, potrebbe dare un nuovo impulso alla produzione locale di farmaci e alla valorizzazione della farmacopea popolare.
La sentenza emessa dalla Corte Suprema Indiana, blocca un tentativo di «evergreening» della Novartis, ovvero il “rinverdimento” di un vecchio prodotto per rimetterlo sul mercato con un nuovo brevetto e consente la produzione dei farmaci equivalenti, il cui costo è pari a un quindicesimo dell’originale.
Il verdetto è sinonimo di sopravvivenza per i milioni di pazienti nei Paesi in via di sviluppo che dipendono dai farmaci a basso costo. “Non possiamo che gioire per una sentenza che è affermazione del Diritto alla Salute – afferma Gianfranco Cattai, presidente della FOCSIV – diritto non negoziabile, soprattutto laddove gli Stati non sono in grado di garantire l’accesso al cibo e alle cure mediche per tutti loro cittadini”
“Auspichiamo che questa storica decisione – aggiunge Cattai – possa dare un nuovo impulso alla produzione locale di farmaci, che non soltanto garantisce un significativo abbassamento dei costi, ma favorisce la creazione di lavoro e reddito e la valorizzazione della cosiddetta farmacopea popolare, un vero e proprio patrimonio dell’umanità che non può e non deve essere sottoposta a vincoli o brevetti.”
“Premesso che va riconosciuta la necessità di tutela della proprietà intellettuale, assicurata dalla brevettabilità del farmaco brand, in assenza della quale ci sarebbe il rischio di un blocco della ricerca innovativa – sottolinea il Prof. Giampiero Carosi, presidente dell’Organismo federato Medicus Mundi – è necessario assicurare i diritti dei pazienti soprattutto in paesi dove questi dipendono fortemente dalla disponibilità di farmaci a basso costo”