VIII SEMINARIO NAZIONALE DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE
“Verso un nuovo umanesimo attraverso la revisione dei curricoli scolastici europei” è questo il titolo dell’edizione 2014 del seminario di Educazione Interculturale organizzato dalla Comunità Volontari per il Mondo (CVM) e svoltosi a Senigallia dal 5 al 7 settembre. L’obiettivo? ‘diffondere la consapevolezza che la nuova cittadinanza europea e mondiale va costruita a scuola, attraverso un’assunzione di valori connessi all’etica dell’interdipendenza planetaria’.
Hanno partecipato quasi 200 persone, provenienti da tutta Italia e in alcuni casi anche dall’Europa, alle tre giornate di incontro di inizio settembre a Senigallia. Lo scopo principale del convegno è stato riflettere sulle modalità per avviare i giovani verso un Nuovo Umanesimo Cosmopolita, promuovendo la scuola come primo luogo di formazione. I giovani devono sentirsi cittadini attivi e responsabili, come parte integrante di un’unica umanità che non conosce distinzioni di etnie e di culture, ed il primo passo richiede un maggiore impegno da parte dei docenti a promuovere tali valori tra i banchi di scuola.
Al convegno hanno partecipato e sono intervenuti numerosi ricercatori di fama internazionale, che con le loro relazioni hanno promosso una visione più cosmopolita e meno etnocentrica dell’individuo.
Christian Grataloup dell’Università di Parigi ad esempio, è intervenuto con la sua relazione “Il profondo rinnovamento culturale in un mondo globalizzato” sostenendo che nel mondo della società globalizzata sia intrinseca una costante evoluzione storica e culturale che richiede un rinnovamento dei cittadini, volto ad abbandonare preconcetti sociali e geografici e ad aprire la propria mente al confronto, presente e futuro. Catia Brunelli dell’Università di Urbino invece, ha affrontato il tema “A come, Alimentazione e … non solo” proponendo una riflessione sull’educazione alimentare ed etica orientata al benessere e rispettosa della società e dell’ambiente; Antonio Brusa dell’Università di Bari ha parlato di “Migrazioni” ed in particolare dei 5 stereotipi sulla migrazione che andrebbero distrutti, abolendo il razzismo e tutelando il diritto ad emigrare.
Si è parlato poi di Economia Politica con Andrea Fumagalli dell’Università di Pavia che con la sua relazione ”le crisi del ‘900” ha presentato gli approcci economici che hanno caratterizzato il ‘900, quali l’approccio definito dell’Equilibrio Economico Generale (EEG) o individualistico, e un approccio più storico che fa riferimento all’idea di economia politica come scienza sociale, dimostrando in conclusione che non può esserci una teoria universale che descriva le strutture economiche che si sono susseguite nella storia, ma una relatività dei sistemi economici che propone una mentalità più aperta e cosmopolita.
Gli ultimi tre interventi sono stati di Roberto Mancini dell’Università di Macerata, di Mario Comoglio dell’Università Pontificia Salesiana e di Italo Fiorin, coordinatore del CSN sulle Nuove Indicazioni Nazionali, ed hanno riguardato in particolar modo l’importanza dell’educazione didattica, una didattica interattiva e non passiva, come metodo da raffinare ed implementare per educare i ragazzi e la società intera all’intercultura.