In Perù tra educazione, economia solidale e acchiappa-nebbia
Elena, Casco Bianco a Lima con Aspem, collabora in loco con la ONG Tejiendo Sonrisas – Perú, partner locale del progetto SCU. Nel primo mese di servizio ha affiancato la psicologa in loco durante i laboratori di educazione sessuale e affettiva, tenuti in un centro d’accoglienza residenziale per ragazze adolescenti madri con i loro bambini. È stata un’esperienza nuova e coinvolgente che ha permesso a Elena di entrare in contatto con le ragazze beneficiarie di questo progetto attraverso una forma diretta, sperimentale e divertente, ma comunque nell’ottica di trasmettere consapevolezza usando una modalità laboratoriale dinamica e stimolante.
L’incontro con la particolare realtà vissuta da queste ragazze è stata un’opportunità per approfondire temi come la disuguaglianza e la violenza di genere, ma soprattutto per riflettere sull’importanza dell’educazione sessuale e affettiva come strumento in mano alle giovani per prevenire e difendersi da situazioni di violenza, abuso e dipendenza emotiva, oltre che per riconoscere e implementare relazioni sane e cura verso se stesse, sia in senso fisico che psicologico.
Per Elena è stata una preziosa occasione per confrontarsi con una forma educativa che mette al centro la costruzione del pensiero autonomo e critico come necessità fondamentale per predisporre azioni che spingano in direzione di un cambiamento sociale, con l’intenzione di agire sulle cause dei problemi e andando oltre l’assistenza degli effetti concreti e più evidenti.
Sono entrate nel vivo delle prime attività di campo previste dal progetto sull’Economia Circolare al quale si appoggia il progetto Caschi Bianchi in cui svolgono il servizio Annalisa, Leonardo e Niccolò.
I volontari stanno affiancando lo staff in loco nelle attività di formazione, sensibilizzazione e formalizzazione, rispettivamente di microimprenditori, consumatori e riciclatori informali all’interno di alcuni mercati alimentari e del più importante emporio tessile di Lima. L’obiettivo è quello di promuovere la transizione da un modello produttivo lineare a uno circolare, basato sui principi del riutilizzo e del riciclo dei materiali di scarto, mediante la creazione di legami virtuosi tra gli attori coinvolti.
La partecipazione alle attività di campo si è rivelata essenziale per la conoscenza diretta del contesto socio-economico locale e per l’instaurazione di legami di fiducia con i/le beneficiari/e, che favoriscano il coinvolgimento degli stessi garantendo una maggiore efficacia progettuale. Il contatto con le alcune realtà periferiche di Lima, socialmente ed economicamente svantaggiate, rappresenta per i nostri caschi bianchi un’opportunità per consolidare la loro coscienza sulle disparità presenti nella metropoli, mettendosi in gioco in prima persona con la volontà di offrire il proprio contributo nella creazione di una società più equa e sostenibile.
Sono avviate anche le prime attività previste dal progetto sugli “Acchiappa-nebbia” sulle Colline del Paradiso sviluppato dalla ONG peruviana Grupo GEA che è partner in loco del progetto SCU, con il quale svolgono il loro servizio Alex e Sara.
Durante le attività i nostri volontari hanno avuto modo di approfondire la conoscenza di una tecnologia appropriata adottata per il mantenimento e la salvaguardia di un ecosistema fragile, presente in modo peculiare nei monti limitrofi la città di Lima. Questa tecnologia, semplice, ma molto efficace, prevede la cattura e la condensazione dell’acqua presente all’interno della nebbia tramite l’utilizzo di reti verticali, per l’irrigazione di queste terre.
L’ecosistema, chiamato “Lomas”, è tipico della zona costiera del Perù; oltre a tingere i monti limegni di un’esplosione di colori durante i mesi invernali, essa è una riserva naturale all’interno della quale sono presenti diverse specie vegetali autoctone; basti pensare che le patate ed i pomodori che sono sulle nostre tavole derivano da specie selvatiche tuttora presenti in questi ecosistemi. Essi sono quindi culla di un importante patrimonio genetico da preservare.
La visita sul campo ha dato l’opportunità ai volontari di conoscere altri volti di questa grande metropoli e di entrare in contatto con chi tutti i giorni lotta per la salvaguardia di questo inestimabile tesoro verde.
Ufficio Servizio Civile di Aspem