Ora più che mai, uniti per la giustizia globale

Fonte imagine Global justice movement – Wikipedia
Ufficio Policy Focsiv – Focsiv è un membro dell’alleanza internazionale delle organizzazioni cattoliche per la giustizia globale che, in occasione della Giornata della Nazioni Uniter per la giustizia sociale, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
L’odierna Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la giustizia sociale invita ciascuno di noi a riflettere su come lavorare collettivamente alla costruzione di società eque e giuste, dove la pace e il benessere siano una realtà per tutti. Riconoscendo la responsabilità collettiva di affrontare le cause profonde della povertà, della disuguaglianza e del degrado ambientale, noi, direttori della CIDSE (la famiglia internazionale delle organizzazioni cattoliche per la giustizia sociale), esortiamo i leader politici, economici e sociali a confrontarsi con la dura realtà dei nostri tempi e a intraprendere azioni immediate e coraggiose.
CIDSE ha le sue origini nel Concilio Vaticano II, e fu durante la sua sessione finale del 1965 che i cardinali Frings, Alfrink e Suenens, mossi dagli appelli dei vescovi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia, giunsero a un consenso per la creazione di una nuova rete di organizzazioni cattoliche. Queste organizzazioni dovevano dedicarsi ad alleviare la fame e le malattie, come espressione della solidarietà globale della Chiesa. La loro visione era di collaborazione, giustizia e azione. Oggi, quella stessa visione ci chiama ad affrontare con urgenza le crisi interconnesse che colpiscono la nostra casa comune e i più vulnerabili tra noi.
Mentre celebriamo il nostro 60° anniversario in questo anno giubilare della speranza, ci vengono in mente i valori evangelici e l’insegnamento sociale cattolico che hanno guidato il nostro lavoro finora. Essi continuano a ispirare un impegno più profondo per la giustizia e la solidarietà, sostenendo la nostra missione di stare dalla parte di coloro che sono più colpiti dalle attuali crisi interconnesse.
Se è vero che le sfide globali persistono, come i sistemi economici che privilegiano il profitto rispetto alle persone e perpetuano i cicli di conflitto, colonizzazione, violazione dei diritti umani e indebitamento ingiusto, ci sono anche motivi di speranza. Nonostante la riduzione dello spazio per la società civile e l’erosione dei processi democratici, il perseguimento della giustizia rimane critico ma possibile.
Segnali incoraggianti emergono dal Sud globale, dove le comunità con cui lavoriamo dimostrano una notevole capacità di recupero. Stanno uscendo dalla povertà, costruendo un futuro più luminoso, adattandosi ai cambiamenti climatici e difendendo i propri diritti. Il loro spirito e la loro determinazione di fronte a sfide importanti dovute allo sfruttamento ambientale e finanziario sono fonte di ispirazione e ci incoraggiano a essere solidali con loro. Insieme, ci proponiamo di affrontare i sistemi di oppressione e disuguaglianza, impegnandoci per un pianeta socialmente ed ecologicamente giusto.
In questo contesto, CIDSE ha un ruolo unico da continuare a svolgere. Attraverso la nostra rete globale di organizzazioni e comunità, abbiamo la capacità di connetterci con i movimenti e i decisori locali, amplificando le voci inascoltate e assicurando che le lotte dei più vulnerabili siano accolte da azioni concrete da parte della comunità globale.
Quest’anno è un momento decisivo per gli sforzi collettivi di fronte alle crisi globali interconnesse. L’anniversario della Laudato Si’ e gli eventi globali chiave come la conferenza delle Nazioni Unite sul clima in Brasile, ci chiamano ad agire. L’Accordo di Parigi deve essere attuato con impegni nazionali più forti per evitare la crisi climatica. Allo stesso modo, la comunità internazionale deve compiere passi decisivi verso la giustizia del debito, una questione critica per il Sud globale, dove il peso del debito continua a intrappolare le nazioni in cicli di sfruttamento, disuguaglianza e povertà.
È il momento di agire con coraggio e concretezza. Per questo motivo, esortiamo i leader politici, soprattutto nel Nord globale, a impegnarsi a:
Attuare l’Accordo di Parigi con impegni nazionali più forti per evitare impatti climatici peggiori;
Alleggerire il debito dei Paesi vulnerabili per liberarli dallo sfruttamento finanziario e consentire loro di costruire un futuro sostenibile;
Aumentare gli aiuti allo sviluppo per sostenere l’adattamento al clima e la riduzione della povertà nel Sud del mondo.
In questa Giornata mondiale delle Nazioni Unite per la giustizia sociale, sollecitiamo non solo una riflessione, ma un’azione collettiva immediata da parte di governi, organizzazioni e singoli individui per affrontare queste questioni urgenti.
Mentre celebriamo i 60 anni di eredità della CIDSE, facciamo passi coraggiosi per garantire la giustizia, la pace e la cura della nostra casa comune, per questa generazione e per le prossime.
I firmatari:
- Lieve Herijgers, Broederlijk Delen, Belgium
- Christine Allen, CAFOD, England & Wales
- Virginie Amieux, CCFD–Terre Solidaire, France
- Josianne Gauthier, CIDSE, International
- Heleen Van Den Berg, Cordaid, Netherlands
- Luke Stocking, Development & Peace, Canada
- Axelle Fischer, Entraide et Fraternité, Belgium
- Daniel Fiala, eRko, Slovakia
- Bernd Nilles, Fastenaktion, Switzerland
- Ana Patricia Fonseca, FEC, Portugal
- Ivana Borsotto, Focsiv–Volontari nel Mondo, Italy
- Anja Appel, KOO, Austria
- Ricardo Loy, Manos Unidas, Spain
- Susan Gunn, Maryknoll Office for Global Concerns, USA
- Andreas Frick, MISEREOR, Germany
- Denise Richard, Partage Lu, Luxembourg
- Lorraine Currie, SCIAF, Scotland
- Caoimhe de Barra, Trócaire, Ireland
- Marc Bollerman, Vastenactie, Netherlands
- Mgr. Abba Tesfaselassie Medhin, Tigray (CIDSE Spiritual Advisor)
